di Federico Ameli
Il parere negativo della sezione regionale della Corte dei Conti non stravolgerà i piani dell’Arengo sul fronte sosta.
Come ormai noto, l’ente – che ha autorità in materia di società partecipate da pubbliche amministrazioni – ha riscontrato delle criticità nella documentazione presentata dal Comune di Ascoli e relativa alla costituzione della nuova società pubblico-privata che nei piani dell’Amministrazione sarà chiamata a gestire i parcheggi a pagamento cittadini una volta completato il riscatto dell’attuale concessione in mano alla Saba.
Tra le osservazioni messe nero su bianco dalla commissione presieduta dal dottor Vincenzo Palomba spiccano, in particolare, l’assenza di un business plan e alcune carenze nella presentazione dei costi da sostenere, delle motivazioni alla base della decisione e dei benefici futuri di cui andrebbero a godere l’utenza e le casse comunali.
Eppure, come sottolinea il sindaco Marco Fioravanti, il parere espresso dalla Corte dei Conti non risulta vincolante e non rappresenterà un ostacolo nel percorso che nei prossimi mesi porterà all’avvento di un nuovo modello gestorio per la sosta cittadina.
«Si tratta di un parere non vincolante, di cui tuttavia terremo certamente conto in fase di sviluppo – spiega Fioravanti – Già in sede di Consiglio comunale abbiamo anticipato che avremmo redatto il Piano economico finanziario in un secondo momento, dato che in questo momento stiamo lavorando al nuovo piano sosta nell’ambito del Piano città, che richiede scelte politiche importanti».
A questo proposito, in linea con i principi di mobilità sostenibile, il progetto dell’Amministrazione è finalizzato all’alleggerimento del carico di traffico e alla progressiva chiusura del centro storico, in modo da favorire l’utilizzo di parcheggi e strutture fuori dal centro e consentire così ai residenti di trovare facilmente un posto per le loro auto. In questo senso, l’idea del sindaco Fioravanti prevede un’iniziale chiusura del centro ai non residenti dalle 20,30 alle 7,30 del mattino successivo, con fasce orari da diversificare o estendere in un secondo momento.
Tornando alla sosta, una volta conclusa la fase della consultazione pubblica, l’Arengo si attiverà per stilare un Piano economico finanziario, indispensabile per condividere il modello gestorio con il partner privato di riferimento.
«Abbiamo già fatto diverse riunioni e questa consultazione ha ribadito la necessità di sviluppare un Pef – Piano economico finanziario, ndr – che tenga conto dell’interesse pubblico e di quello privato – prosegue Fioravanti – Chi parteciperà alla gara dovrà conoscere il business plan, quali saranno gli stalli di sosta e dove andrà a investire.
Prendiamo atto del parere di un ente importante come la Corte dei Conti, che rispetto profondamente. Ci rincuora e rafforza l’idea di sviluppare un Pef, dato che le indicazioni procedono nella stessa direzione che abbiamo individuato e che intendiamo seguire. Abbiamo cercato di mettere in campo un’interlocuzione con la Corte dei Conti perché il loro parere ci consentirà di continuare a sviluppare un percorso solido, come già fatto dall’inizio grazie anche al contributo del dottor Calzone – il consulente incaricato dall’Arengo lo scorso novembre, ndr».
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