di Marco Braccetti
«Grave rischio e pericolo per l’incolumità pubblica». E’ la motivazione presente nell’ordinanza firmata dal sindaco Antonio Spazzafumo che mette nuovi limiti intorno al Pennello sull’Albula. Come scritto da Cronache Picene già all’inizio dell’attuale stagione balneare, quella barriere di scogli più dare dei problemi sul fronte della sicurezza in spiaggia.
Non a caso, sin dalla sua costruzione, campeggia un divieto d’accesso che, però, praticamente non viene mai rispettato. Ora il sindaco ha ordinato che venga montata una sbarra, ma occorrerà vedere come sarà. Infatti, potrebbe essere facilmente aggirabile.
Nel 2021, la Capitaneria di porto suggeriva di mettere delle barriere anche in mare, per impedire ulteriormente alle persone di stazionale in quell’opera marittima. Le autorità pubbliche non lo fanno certo per cattiveria. Tra scogli viscidi e possibili onde più alte della media, il rischio di finire in acqua e di battere contro gli scogli sommersi è sempre dietro l’angolo. Ora, dunque, si corre ai ripari, come peraltro richiesto a gran voce dai baywatch e come Cronache Picene aveva riportato nel servizi d’inizio stagione.
Intanto, l’estate va avanti e lungo la riva, non mancano problemi. Nelle primissime ore del 5 luglio (dalle 3 alle 6.30 del mattino) è scattata un’operazione straordinaria di pulizia della sabbia, messa in campo da uomini e mezzi di PicenAmbiente. Si tratta di un lavoro che, in particolare, viene effettuato dopo un periodo di mare grosso: quando sulla riva si spiaggiano rifiuti e sedimenti. Cosa che, effettivamente, era accaduta nei giorni precedenti. «Siamo intervenuti anche con le pale meccaniche in un orario particolare. Un’operazione del genere si deve fare quando intorno non ci sono persone» chiarisce l’amministratore delegato Leonardo Collina, passando poi ad una nota dolente: «Notiamo che continua persistentemente il bruttissimo vezzo di vari chalet, ossia quello di gettare nelle vicine spiagge libere i rifiuti rastrellati al mattino lungo le proprie concessioni, soprattutto attorno alle torrette dei bagnini».
Da PicenAmbiente ribadiscono che, ogni giorno, gli operatori ecologici effettuato un make-up delle spiagge libere ma in queste operazioni “leggere” non può rientrare la sistematica rimozione dei mucchi.
«Voglio ribadire – scandisce Collina – che, lungo le spiagge libere, nessuno è autorizzato ad abbandonare alcun tipo di rifiuto e chi lo fa commette un illecito. I concessionari sanno bene qual è la procedura per smaltire correttamente quei materiali ma, purtroppo, probabilmente per pigrizia, c’è ancora chi continua a fare come vuole e questa cosa deve finire».
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