Morì cadendo dalla giostra al luna park di San Benedetto, chieste due condanne

La Procura di Ascoli ha richiesto la condanna a un anno di reclusione per Graziella Metastasio e sua figlia Sharon Vinotti, accusate dell’omicidio colposo di Francesca Galazzo, deceduta il 14 luglio 2017 cadendo dalla giostra “Trottola Twist” al Luna park di San Benedetto. Metastasio era la proprietaria della giostra e la figlia Sharon gestiva l’accesso alla sfera quella sera. Entrambe sono difese dall’avvocato Valentino Mascetti, che ha chiesto l’assoluzione delle sue assistite.

Francesca Galazzo

L’avvocato Enrico Sciarroni, rappresentante della madre della vittima, ha supportato la richiesta di condanna, chiedendo inoltre una provvisionale il cui pagamento dovrebbe condizionare la sospensione della pena. La sentenza sarà emessa dal giudice Domizia Proietti il 30 settembre prossimo. Le parti hanno basato le loro conclusioni su perizie contrastanti: secondo l’accusa, la mancata valutazione del peso della ragazza ha contribuito all’incidente sbilanciando la capsula, mentre il consulente della difesa sostiene che questo elemento non abbia influito sulla tragedia.

In un procedimento separato, Gaetano Orlandi, ingegnere 82enne di Montevarchi, è stato condannato il 19 aprile scorso a 4 mesi di reclusione per omicidio colposo, con una provvisionale di 10.000 euro per i familiari della vittima. Orlandi, in qualità di collaudatore, è stato ritenuto colpevole di non aver rispettato una norma europea che richiede un sistema di sicurezza centralizzato sulle attrazioni, assente nello Sling Shot. Tale sistema avrebbe impedito al passeggero di sganciarsi da solo o di essere espulso, come accaduto a Francesca Galazzo.

Delle tre persone inizialmente indagate come collaudatori, una è stata assolta in fase preliminare e l’altra è deceduta.