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Provincia, deliberato il dissesto: arrivano i commissari ma Consiglio e presidente restano al loro posto

ASCOLI - Inizia l'iter per riequilibrare il bilancio, a seguito del pronunciamento della Corte dei Conti, prendendo in esame il decennio 2012-2022. Loggi: «Questa Amministrazione, nonostante le numerose difficoltà, è riuscita a migliorare sensibilmente la situazione finanziaria. E continuerà ad occuparsi della gestione corrente e futura proseguendo ad erogare servizi e progettualità»
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Il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Sergio Loggi

 

Il Consiglio Provinciale ha deliberato, all’unanimità, nella seduta di oggi 10 luglio, il dissesto prendendo atto della deliberazione della Corte dei Conti delle Marche che aveva accertato “il mancato raggiungimento del riequilibrio finanziario della Provincia di Ascoli Piceno, con conseguente applicazione ope legis della procedura prevista”.

 

«Quando ho deciso di candidarmi a presidente della Provincia – ha esordito il presidente Sergio Loggi ero ben consapevole che la procedura di riequilibrio economico e finanziario in atto da un decennio era in scadenza e poteva assumere qualunque esito, compreso quello più sfavorevole del dissesto. Nonostante ciò, ho ritenuto di raccogliere la sfida che ho condiviso insieme ai consiglieri in questi due anni e mezzo di mandato dove è stato fatto molto. Tanto è vero che la stessa Corte, nella propria delibera, ha sottolineato i positivi sforzi profusi da questa amministrazione nel percorso di risanamento».

Nelle relazioni della Corte dei Conti e dei Revisori dell’Ente si pone in evidenza come il dissesto parte da molto lontano con un iter fortemente condizionato dal continuo susseguirsi di interventi legislativi che hanno inciso sull’originario Piano di Riequilibrio Economico – Finanziario compresa la sentenza della Corte Costituzionale che ha impedito una rimodulazione più favorevole nel tempo del ripianamento dell’Ente.

Sala del Consiglio provinciale

«In base alla Legge Delrio – ha precisato il presidente Loggi – nonostante il dissesto questa Amministrazione continuerà ad occuparsi della gestione corrente e futura proseguendo ad erogare servizi e progettualità.

Molti impegni di spesa sono infatti legati al Pnrr, ai fondi post sisma, fondi ministeriali e comunitari e sono pertanto a destinazione vincolata e non toccati dal dissesto.

La Provincia non cambierà quindi la rotta e sarà impegnata a portare avanti investimenti e cantieri per rendere le scuole più sicure e funzionali e migliorare le condizioni di percorrenza della viabilità provinciale».

 

Va sottolineato che la delibera della Corte dei Conti fotografa la situazione fino al 2022 dove, peraltro, i numeri presentano un netto miglioramento ulteriormente ampliato con il conto consuntivo 2023 e le relative azioni correttive del 2024 poste in essere da questa Amministrazione provinciale.

Tanto è vero che la Provincia non è più un Ente con parametri strutturalmente deficitari e il conto economico 2023 si chiude con un utile di esercizio di oltre 5 milioni e 548 mila euro. Nonostante questi risultati, la Provincia si trova in dissesto.

Una volta approvata la delibera di dissesto e inviata al Ministero dell’Interno e alla Prefettura verranno nominati i commissari dell’organismo straordinario di liquidazione.

Il loro compito sarà quello di lavorare sui residui attivi e passivi relativi agli anni che vanno dal 2012 al 2022, al fine di addivenire alla costruzione di un bilancio stabilmente riequilibrato.

Nelle Province non si applica lo scioglimento del consiglio. Pertanto il presidente con gli attuali consiglieri rimarranno in carica e resta confermata la scadenza del 29 settembre per il rinnovo del Consiglio. E’ invece previsto per il 2025 l’elezione del presidente.

 

«Ribadisco – sono ancora le parole di Loggi – che questa Amministrazione si è trovata nella fase finale di un iter facente riferimento al decennio 2012-2022 e, nonostante le numerose difficoltà, è riuscita a migliorare sensibilmente la situazione finanziaria facendo leva su ogni strumento possibile e dimostrando che la Provincia stava portando a compimento interventi strutturali per il risanamento».

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