di Salvatore Mastropietro
Si è tenuta questa mattina presso il Tribunale Ordinario di Ancona la seconda udienza del contenzioso aperto a seguito del ricorso intentato ex art. 2409 c.p.c. da Rabona, azienda romana dei fratelli D’Alessandro che detiene il 10% delle quote societarie dell’Ascoli Calcio, nei confronti degli attuali soci di maggioranza del club con l’obiettivo di denunciare “irregolarità amministrative” e di ottenere il commissariamento dell’attuale Consiglio d’Amministrazione.
Dopo la prima udienza dello scorso 13 giugno davanti al giudice Gabriella Pompetti, che aveva portato alla nomina del curatore speciale Francesco Tardella, le parti si sono riaggiornate quest’oggi. In attesa della sentenza che sarà presumibilmente pubblicata nei prossimi giorni, trapelano le prime voci secondo cui il rischio commissariamento sarebbe scongiurato. Voci che, se confermate, rappresenterebbero parziali buone notizie per l’attuale proprietà, fermo restando il fatto che la società bianconera continuerà comunque ad essere attenzionata.
L’accoglimento della richiesta di revoca del CdA porterebbe ad inevitabili ulteriori ritardi nel processo di vendita della società. Di fronte ad un contenzioso come quello in essere, d’altronde, è chiaro che si vadano ad aggiungere per potenziali acquirenti ulteriori incognite rispetto alle numerose già presenti. Alla finestra rimane la cordata capitanata da Metalcoat, da cui ci si aspetta che vengano rotti a breve gli indugi per quanto riguarda la presentazione dell’offerta che aprirebbe una volta per tutte la trattativa con Massimo Pulcinelli.
L’unica dichiarazione ufficiale a seguito dell’udienza odierna è arrivata da Rabona, che ha diramato una nota ufficiale che ribadisce le posizioni espresse già nei scorsi giorni: «In relazione alle recenti notizie di stampa – si legge – che hanno interessato l’Ascoli calcio e la società Rabona, anche con riferimento alle azioni giudiziarie in corso, si precisa che é ferma intenzione della nostra società continuare a garantire il massimo impegno per tutelare il club e accompagnarlo in un percorso virtuoso che possa superare le recenti criticità determinate da una gestione societaria rispetto alla quale abbiamo più volte sollevato specifiche obiezioni, andremo avanti all’insegna della legalità, del rispetto delle regole, della trasparenza e della passione sportiva che ha sempre contraddistinto il nostro operato,e per le quali continueremo a batterci nelle sedi opportune. Il patrimonio di passione che l’Ascoli rappresenta é per noi la stella polare che continuerà a guidare e sempre con maggiore impegno la nostra iniziativa, così come già rappresentato anche alle istituzioni locali».
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