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Scalinata Leopardi, opera d’arte tutta ascolana: il taglio del nastro

IL NUOVO look, impreziosito da 884 mattonelle in ceramica, ha visto il lavoro corale di 10  ceramisti e dell'impresa "Panichi" 
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di Elena Minucci

 

Un nuovo angolo della città per cittadini e turisti, una vera e propria opera d’arte, omaggio alla maiolica ascolana è ora la scalinata Leopardi che collega Corso Vittorio Emanuele ai giardini pubblici e la piazzetta di Viale De Gasperi, ad Ascoli.

Ieri, 10 luglio, è stata inaugurata dopo che, nei giorni scorsi, è stata impreziosita dall’installazione di mattonelle in ceramica.

 

Dopo una rappresentanza della Quintana, le prime parole al taglio del nastro sono state quelle del sindaco Marco Fioravanti alla sua prima inaugurazione dopo la sua rielezione: «Sono molto emozionato. La scalinata Leopardi diverrà simbolo di “Ascoli Città della Ceramica”. Il lavoro di dieci ceramisti ascolani, i versi della poesia “Ascoli Miè Bella”, le decorazioni di 884 maioliche: uno straordinario progetto di riqualificazione urbana per rendere ancora più suggestiva la nostra splendida città».

 

Presenti anche l’assessore regionale Andrea Maria Antonini e la consigliera regionale Monica Acciarri, gli assessori Nico Stallone, Laura Trontini e Francesca Pantaloni e alcuni consiglieri comunali.
E poi ancora il direttore dei musei civici Stefano Papetti che insieme all’ assessore Antonini, è stato l’artefice dell’inserimento di Ascoli nella rete delle “Cittá della Ceramica”.

 

L’intervento di riqualificazione ha visto la posa in opera di mattonelle in ceramica decorate da ceramisti ascolani. Un lavoro corale con la realizzazione ad opera della ditta “Panichi” che ha lavorato in modo da terminare la posa nel più breve tempo possibile.

La decorazione delle mattonelle in ceramica è stato frutto invece, del lavoro di dieci ceramisti ascolani dell’associazione “Art Ap”. (Andrea Fusco, Anna Maria Falconi, Barbara Collina, Barbara Petrelli, Barbara Tomassini, Cinzia Cordivani, Giulia Alesi, Giuseppina Di Spurio, Luciano Caponi e Patrizia Bartolomei).

 

Si tratta di quasi un migliaio di maioliche che raffigurano fiori, animali, i classici di Raffaello, e la Quintana. Ogni ceramista ha firmato cinque gradini che sono stati alternati da frasi della poesia ” Ascoli miè bella” dell’ ascolano Emidio Cagnucci.

Insomma, un nuovo angolo della città reso più suggestivo agli occhi degli ascolani e dei turisti, grazie ad un progetto di riqualificazione urbana attraverso la maiolica ascolana.

Il prossimo progetto da realizzare in ceramica sarà la scalinata dell’Annunziata.


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