Si sono svolti presso il campetto di Casaregnano i funerali di Gloria Pignoloni, la 28enne di Roccafluvione morta a seguito dell’incidente stradale avvenuto lo scorso 4 luglio lungo la Salaria all’uscita della galleria di Ponte d’Arli, alle porte di Acquasanta.
Tantissima gente ha sfidato il caldo torrido, lasciando l’auto anche un chilometro di distanza pur di essere presente a rendere l’estremo omaggio alla ragazza, ben voluta da tutti. Una sorta di via Crucis ha raggiunto il borgo a due passi da Roccafluvione.
Quando alle 18,30 è arrivato il feretro, il campo era già gremito da tempo. Commovente il servizio reso con grande affetto e partecipazione dai ragazzi de “La Rocca” che hanno distribuito acqua a chiunque ne avesse fatto richiesta.
La cerimonia funebre, concelebrata e presieduta da don Francesco Mangani parroco di Roccafluvione, è stata molto commovente e tanti erano con le lacrime agli occhi.
Durante l’omelia don Mangani ha avuto considerazioni profonde. «E’ lecito chiedersi perché? Una ragazza giovane, con tante ambizioni, con una bellissima famiglia intorno. A volte non c’è un perché. La risposta è in Cristo – ha detto il presule – nella sua fede, nel suo mistero glorioso. Del resto anche Gesù è morto molto giovane». Molto toccanti anche i momenti accompagnati dalla corale e da un magnifico violino.
I genitori e il compagno Gloria hanno voluto che il parroco leggesse un loro messaggio. «Grazie a tutti voi per la commovente partecipazione e vicinanza. Vorremmo che Gloria venisse ricordata per il bellissimo esempio di ragazza che era: sempre solare, sorridente e disponile anche con chi non conosceva. Poi ci rivolgiamo a voi genitori: questa sera abbracciate i vostri figli e, soprattutto, voi figli abbracciate forte i vostri genitori proprio come ha invitato a fare anche il Santo Padre».
Anche gli amici del gruppo “La Rocca” hanno letto un passo di Sant’Agostino. Ragazzi molto uniti che da oggi saranno purtroppo un po’ più soli.
All’uscita del feretro tantissimi palloncini bianchi sono stati liberati e alzati in cielo.
Concludiamo con una frase di don Mangani che durante l’omelia, rivolgendosi proprio ai ragazzi della comunità, ha detto: «oggi la tristezza e l’angoscia hanno il sopravvento ma tra qualche tempo quando avremo metabolizzato la tragedia ci ritroveremo insieme e sorridendo diremo: ma quanto era bella Gloria?».
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