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Esche avvelenate a Grottammare: un’ordinanza per avvisare del pericolo e indagini per trovare i responsabili

IL COMUNE prende provvedimenti per arginare il fenomeno. Inoltre, dal 2019, è attivo un Portale nazionale per raccogliere i dati provenienti da tutti gli Istituti zooprofilattici, utile alla geolocalizzazione e alla mappatura dei singoli episodi
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Immagine di repertorio

 

Sotto osservazione un quartiere della città, il provvedimento a tutela della salute pubblica

Bonifica dell’area e comunicazione del pericolo: queste le misure urgenti adottate dal Comune di Grottammare dopo la segnalazione, da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, di un’esca avvelenata rinvenuta in via Leonardo Da Vinci due giorni fa.

Il fatto ha avviato anche un’indagine in collaborazione con le autorità competenti per identificare i responsabili e valutare l’estensione del pericolo.

I provvedimenti sono contenuti in una ordinanza urgente (in allegato) emessa dal sindaco Alessandro Rocchi per ribadire l’impegno dell’Amministrazione locale nella tutela della salute pubblica e dell’ambiente, sottolineando l’importanza della vigilanza e della collaborazione tra cittadini e istituzioni.

Nel documento, infatti, si allerta la popolazione a prestare massima attenzione nell’area individuata e a segnalare immediatamente alle autorità qualsiasi avvistamento sospetto di esche o bocconi avvelenati.

Il fenomeno degli avvelenamenti, oltre a rappresentare un rischio per animali domestici e selvatici, costituisce un grave pericolo per l’ambiente e per l’uomo, in particolare per i bambini.

L’ordinanza richiama la normativa nazionale emanata dal Ministero della Salute riguardante l’utilizzo e la detenzione di esche e bocconi avvelenati con sostanze tossiche o nocive, compresi vetri plastiche e metalli o materiali esplodenti.

Va ricordato inoltre che, dal 2019, è attivo il Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali, realizzato dal Ministero in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana e il Centro di referenza nazionale di medicina forense.

Il portale, raccogliendo i dati provenienti da tutti gli Istituti zooprofilattici sperimentali e acquisendo in tempo reale le informazioni sugli episodi di avvelenamento, rappresenta uno strumento fondamentale per la geolocalizzazione sul territorio e la mappatura dei singoli episodi.


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