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Il corteo della Quintana in omaggio alla Madonna del Pace, parola d’ordine: «Fierezza!» (TUTTE LE FOTO)

ASCOLI - Suggestiva ed emozionante,  i figuranti  si sono calati nel ruolo, fedeli all'abito che non è solo un vestito, ma il simbolo di radici lontane e di una orgogliosa appartenenza che si rinnova ogni anno
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di Elena Minucci e Maria Nerina Galiè

Un tripudio di tamburini e chiarine ha dato il via, oggi 13 luglio,  all’edizione in notturna, in omaggio alla Madonna del Pace, della Quintana di Ascoli che quest’ anno compie ben 70 anni.

Parola d’ordine: «Fierezza!» aveva anticipato il coreografo Mirko Isopi. Ed i figuranti si sono calati nel ruolo, fedeli all’abito che non è solo un vestito, ma il simbolo di radici lontane e di una orgogliosa appartenenza che si rinnova ogni anno.

Da Piazza Ventidio Basso i vari gruppi di Sestieri e Castelli hanno percorso le vie cittadine: prima via Cairoli, poi per raggiungere il salotto della Città, Piazza del Popolo.

Ed è qui che ascolani e turisti si sono riuniti oggi per ammirare il corteo della Quintana, diventato nel tempo un vero e proprio spettacolo a cielo aperto. Ma non solo, il pubblico era assiepato in ogni angolo o marciapiede del percorso, che conduce al Campo dei Giochi Squarcia.

 

Il Piazza del Popoli il gruppo comunale ha preso la testa del corteo, con il Magnifico Messere impersonato dal sindaco Marco Fioravanti, che dopo cinque anni ha prestato giuramento ieri, venerdì 12 luglio, in occasione del Saluto alla Madonna della Pace.

E poi ancora gli assessori nelle vesti delle magistrature, i gonfalonieri, le Guardie Nere, le chiarine, i tamburini e gli armigeri.

Bellissime le nobildonne: Matilde Mastromonaco (del Magnifico Messere), Gioia Maravalli (di San Venanzio), Silvia Fioravanti (di Santa Maria Intervineas) e Giorgia Sisti (di San Giacomo).

Tra loro anche Maria Giulia Valentini, nobildonna del Sestiere di Sant’ Emidio e nipote del Presidentissimo, Costantino Rozzi.

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È stata la volta poi dei sedici Castelli, in ordine di entrata nel corteo. Arquata del Tronto, Patrignone, Montemonaco, Folignano, Acquasanta Terme, Porchia, Roccafluvione, Ripa Berarda, Castorano, Venarotta, Monte San Pietrangeli, Comunanza, Monteprandone, Montegallo.

Per ultimi Castel di Lama entrata ad agosto 2023 e Force quest’anno.

Applauditissime le castellane.

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Dopo il castello di Force,  i sei Sestieri Giostranti, preceduti da gonfaloni e capeggiati dai consoli. Poi caposestieri, nobili, armati, musici, damigelle, cavalier serventi, damine, paggetti e altre figure, hanno sfilato secondo la classifica dell’assalto al Moro, dell’ultima Giostra disputata, quella di agosto dello scorso anno.

 

Porta Romana per primo: applauditissimo il campione in carica Lorenzo Melosso. Con un abito dai colori rosso e azzurro ha fatto il suo ingresso la “signora di luglio” Marzia Canali.

Il piccolo Cristian Giandonato

Davanti a lei il piccolo Cristian Giandonato, nipote di Sabrina Mazzone e cugina del nostro amato direttore, Andrea Ferretti. Cristian ha sfilato con lo stesso abito con cui 20 anni fa sfilò lo zio Alessio, figlio di Sabrina. Un gesto semplice ma carico di significato e di affetto per colui che la Quintana l’ha fatta e l’ha vissuta davvero. Quella di quest’ anno sarà la prima senza di lui.

 

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Il corteo è proseguito con Sant’Emidio con il cavaliere Tommaso Finestra e la dama Elisabetta Cecchini, in un abito color verde acqua marina. Al suo fianco la figlia Cecilia. A cavallo le due amazzoni, impersonate da Costanza Tassoni nelle festi di Flavia Guiderocchi e Ambra Corradi in Menichina Soderini.

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Ecco poi il cavaliere Denny Coppari e della “prima donna” di Porta Tufilla, Alessia Alfonsi.

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Ed ancora, Porta Maggiore con il giovane Lorenzo Savini e la “signora di luglio” Serena Brasili che per l’occasione ha indossato un abito color bordeaux.

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Con il pluricampione Luca Innocenzi, Porta Solestà ha sfoggiato la dama Lorenza Nardinocchi, nipote dello storico console gialloblù Emilio Nardinocchi, in un abito di colore rosa con ricami neri.

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Infine, il portabandiera Davide Dimarti e la dama più giovane del corteo dell’ edizione in notturna: Jessica Ferri, la dama biancorossa della Piazzarola. Molto ammirata anche la guerriera a cavalla, Francesca Santirocco nei panni di Elisabetta Trebbiani.

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Il corteo, ha proseguito poi,  Corso Trento e Trieste riaperta di recente, per raggiungere poi Piazza Arringo. Anche qui, ascolani e turisti, hanno invaso la piazza per ammirare ancora più da vicino il corteo, tornato, dopo un anno, anche in Corso Vittorio Emanuele per raggiungere poi il Campo Squarcia.

Fierezza, lustro e orgoglio per il proprio abito, sono state queste le parole chiavi dell’ edizione 2024. Un corteo che quest’ anno è stato perfezionato ancora di più grazie al lavoro portato avanti dalla macchina organizzativa della Quintana di Ascoli, in primis dal coreografo Mirko Isopi che quest’anno ha lanciato le grida al posto del mossiere Pino Di Teodoro.

Ed ora tutti al Campo dei Giochi per l’attesissima Giostra del Settantennale. Questo l’ordine di assalto dei sei cavalieri: Porta Solestà, Piazzarola, Porta Tufilla, Sant’Emidio, Porta Maggiore e Porta Romana.

Chi vincerà l’ambito palio realizzato dall’ artista ascolano André Benedetto?

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