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Quintana, Mirko Isopi: «Sarà un corteo in grado trasmettere emozioni» 

ASCOLI- Il coreografo racconta il lungo lavoro di preparazione per l'edizione notturna della storica rievocazione ormai alle porte  
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Mirko Isopi in testa al corteo

 

di Elena Minucci

 

Oltre un migliaio i figuranti tra il Gruppo comunale, i sedici Castelli, i sei Sestieri e i coordinatori di corteo per un vero e proprio appuntamento – quello di stasera 13 luglio – che richiama ogni anno migliaia di persone.

Quale è stata la preparazione del corteo di quest’ anno?

La parola spetta al coreografo Mirko Isopi.

«Quest’anno abbiamo lavorato tanto, sia nel gruppo comunale dove ad agosto entrerà un armato nuovo, sia nei castelli con l’entrata di Force. Per i sestieri abbiamo consolidato ancora di più l’ordine di sfilata, dove ho sempre lasciato spazio all’ estetica del Sestiere, rispettando però alcune regole fisse, che prevedono alcune figure, come gli aristocratici, davanti a tutti e, a seguire, sempre in maniera filo storica,  gli armati e la chiusura affidata ai “popolani”. Siamo andati quindi a perfezionare le singole strutture di corteo».

 

Cosa aspettarci dal corteo del Settantennale della Quintana?

«Quest’ inverno ho lavorato su una sola parola: fierezza. Alcune persone vengono solo per il gusto di partecipare e fare quasi in modo degno il corteo di andata per poi “abbandonarsi” a quello di ritorno.
Per questo, ho chiesto di rispettare l’abito che si indossa e avere la consapevolezza di quello che si sta facendo. Il corteo di ritorno ha lo stesso peso di quello dell’ andata. Anzi è richiesta maggiore attenzione perché al ritorno ci sono tante persone in più rispetto a quello di andata. Abbiamo cercato quindi, anche con i vari fotogrammi che estrapolo dal dopo Quintana di agosto, di perfezionare una macchina che ha già fatto tanto. Quest’ anno è l’anno del perfezionamento. Il lavoro è stato tanto: siamo andati a vedere il passato, per ogni cerimoniale ogni ammassamento, a ogni coordinatore ho dato degli spazi precisi, le distanze tra una linea e l’altra, le distanze tra un figurante e l’ altro, il coordinamento e il miglioramento del perno e dell’ ala.
Quest’ anno voglio alzare l’asticella della qualità di un corteo che già è cresciuto tanto, per raggiungere un livello sempre più alto. Già ottenere questo significherebbe vincere una piccola battaglia».

 

Cura e dettagli anche per quanto riguarda le dame, le castellane e le nobildonne.

«Ho lavorato sul trucco e l’acconciatura e gli abiti. Abbiamo passato in rassegna anche nei vari Castelli e di coloro che ci hanno chiamato, gli abiti per una valutazione più accurata e decidere quali dismettere e eventualmente rifare qualche abito nuovo».

 

Sarà quindi un corteo di qualità.

«Sarà un corteo vivo, che parli con gli occhi alle persone, che possa trasmettere qualcosa di emozionante. Un corteo che sappia dare energia, affinché chi viene a vedere, ascolani ma soprattutto turisti, possa dire che il corteo gli ha lasciato qualcosa di importante e decide quindi di tornare a vederlo».

 

Appuntamento alle ore 19,30 con l’ammassamento dei figuranti in Piazza Ventidio Basso. Da lì il corteo si dirigerà verso il centro storico per arrivare poi al Campo dei Giochi Squarcia.



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