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Il piccolo rondone ferito sull’asfalto rovente: salvo grazie al cuore d’oro di un automobilista (Video)

IL GESTO - Federico Mori non ha esitato un attimo una volta avvistato l'uccello in difficoltà nel bel mezzo della carreggiata, tra Roccafluvione e Montegallo. La chiamata al Centro di Recupero Animali Selvatici, i due giorni nella sua casa di Uscerno poi il trasporto a Grottammare, nel sito dove la volontaria Maria Dora Giusti aiuta gli animali prima di rimetterli in libertà. Una storia esemplare
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Il rondone salvato da Federico

 

di Luca Capponi

 

Con l’amore verso gli animali in molti si fanno belli, sui social e nella vita reale. Peccato che a volte sia solo, appunto, un “far vedere”, e che all’atto pratico spesso emerga ben altro.

 

Di poche parole, e sicuramente molti fatti, è invece il gesto compiuto da Federico Mori, 40enne di Uscerno di Montegallo. Alzi la mano, infatti, chi rischierebbe la proprio incolumità dinanzi ad un piccolo rondone in difficoltà. Il fatto è accaduto un paio di giorni fa, ed è lo stesso Federico a raccontarlo.

 

«Stavo tornando a casa in macchina, avevo da poco imboccato il bivio dopo Roccafluvione, quando ho visto l’uccellino dibattersi in mezzo alla strada, in un punto pericoloso: non riusciva più a volare ed era chiaramente ferito», spiega.

 

Federico, però, non ci pensa su due volte. Si prende un rischio, accosta l’auto al volo con le quattro frecce e scende subito a soccorrere l’animale, in grave difficoltà sull’asfalto rovente, sulla corsia di marcia opposta, esposto al dolore e ad un investimento quasi sicuro. Un altro automobilista si accorge dell’animale ma non sentendosi in sicurezza parcheggia l’auto qualche metro più avanti.

Federico Mori

 

«Dopo esserci spostati da lì ci siamo parlati ad abbiamo deciso di portarlo via – continua Federico -. Arrivati ad Uscerno abbiamo chiamato i ragazzi del Centro Recupero Animali Selvatici della provincia di Ascoli, Fermo e Macerata, che mi hanno indicato come alimentarlo momentaneamente. L’ho tenuto con me per un paio di giorni nutrendolo con acqua e zucchero e carne macinata». 

 

Ma non finisce qui, perché subentra un altro problema: l’impossibilità per i volontari di compiere il viaggio per venire a prelevare il rondone. Poco male, per uno come Federico. Le meta è lontanuccia, vale a dire Grottammare. Poco male. Il piccolo rondone vene di nuovo caricato in auto, alla volta del meritorio sito dove opera la volontaria Maria Dora Giusti, che attualmente ospita e svezza 34 rondoni e 3 balestrucci in attesa di tornare liberi.

 

«Credo che raccontare questo tipo di esperienza possa essere utile a chi, trovandosi in situazioni simili, non sa bene come agire o, peggio, tira dritto facendo finta di nulla», conclude Federico. Uno che alle parole preferisce i fatti. Il suo amore verso gli animali, insieme a quello della mamma Marilena, è infatti ben noto a chi frequenta Uscerno e dintorni. Cani, gatti e qualsiasi altro essere vivente da loro trova sempre, anche solo per u po’, cibo, tanto affetto e protezione. Merce rara di questi tempi.

 

 

 


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