La scorsa notte a San Benedetto una donna in evidente stato di alterazione ha ferito un agente di una volante della polizia con un coltello. L’intervento degli agenti è stato determinante grazie all’uso del Taser, strumento in dotazione all’equipaggio, che ha permesso di neutralizzare la donna.
Questo episodio ha spinto il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) della provincia di Ascoli Piceno a intervenire. Il segretario Massimiliano D’Eramo ha richiesto al prefetto e al questore che “sia garantita la presenza di una seconda volante sulla costa picena”. D’Eramo ha sottolineato che il comunicato è rivolto a coloro che, come avvenuto nel Comune di Pavia, hanno deciso di sospendere l’utilizzo del Taser, ritenendolo uno strumento pericoloso. Secondo D’Eramo, “solo grazie all’uso di questo fondamentale strumento, si è riusciti nelle concitate fasi di ieri sera a limitare i danni e a bloccare la donna che, nel frattempo, era riuscita a ferire, anche se lievemente, uno degli agenti”.
Il segretario del Sap ha evidenziato che il successo dell’intervento è dovuto non solo al Taser, ma anche all’uso dei guanti antitaglio. “Questi guanti, frutto di una nostra storica battaglia per averli in dotazione, hanno permesso all’altro operatore di sfilare, senza ferirsi, i coltelli branditi dalla donna”.
Il Sap auspica che il Taser venga fornito a tutti gli operatori che lavorano quotidianamente su strada per garantire l’ordine e la sicurezza, e che un maggior numero di operatori venga abilitato all’uso di questo strumento. “Statisticamente, in 8 casi su 10, il malintenzionato desiste nella prosecuzione della propria azione grazie alla presenza del Taser”, ha concluso D’Eramo.
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