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Addetto in ferie, cittadino deve attendere che torni per avere il permesso di sosta per invalidi

ACQUAVIVA - Ferie del personale e disservizio per gli utenti atto secondo. Dopo il front office della Casa di Comunità di Comunanza, il problema è sorto in Comune ad Acquaviva
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di Maria Nerina Galiè

Ferie del personale e disservizio per gli utenti atto secondo. Stavolta è accaduto al Municipio di Acquaviva, dove un cittadino non riesce ad avere il permesso di sosta negli per invalidi – che gli spetta – perché l’addetto è, appunto, in ferie.

Un altro servizio pubblico bloccato, dopo il front office della Casa di Comunità di Comunanza (leggi qui).

L’avventura è capitata al signor Antonio Falleroni, residente ad Acquaviva, che ha deciso di denunciare pubblicamente il fatto: «Non solo per me – ha dichiarato – ma anche per tutti coloro che possono trovarsi nella mia situazione. Non ho chiesto un “privilegio” ma un tagliando necessario».

Per l’aggravamento di una patologia, dall’Inps è stato dichiarato “Invalido Civile” con totale e permanente inabilità lavorativa al 100% e con necessità di assistenza continua.

«E già, l’Inps ci ha messo tre mesi tra la visita, di marzo, ed il rilascio del certificato il 9 luglio», sottolinea Falleroni.

«Il 10 luglio – continua – ho inviato la Pec al Comune per richiedere il certificato invalidi, ben sapendo di dovermi recare spesso in strutture mediche.  

Inoltre, quando non sono a casa, devo portare con me lo stroller per l’ossigenoterapia. Chi mi accompagna non può vivere anche il disagio di parcheggiare chissà dove, mentre mi spetta il posto per invalidi che, dappertutto, è quello più comodo per raggiungere le strutture, soprattutto quelle sanitarie».

 

Non avendo avuto alcuna risposta alla Pec e in vista di una visita in un ospedale di fuori regione, programmata per ieri, 17 luglio, Falleroni a inizio settimana ha chiamato ripetutamente l’ufficio comunale preposto, per sapere della sua domanda. Non riuscendo a farsi rispondere ha chiamato un altro ufficio, sentendosi rispondere che l’addetta al rilascio dei permessi per invalidi è in ferie e che, in via eccezionale, avrebbe visto come fare per “aiutare” l’utente.

In tre giorni, pure nessuna risposta e niente tagliando.

«Le ferie sono sacrosante – commenta Falleroni – ma come è possibile che venga lasciato un servizio pubblico senza un sostituto?»

 

 


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