di Maria Nerina Galiè
Ferie del personale e disservizi per i cittadini a Comunanza, nell’ex Poliambulatorio ora Casa di Comunità. Ed il sindaco Domenico Sacconi non resta a guardare.
E’ accaduto che lo scorso lunedì 15 luglio il front office della struttura era chiuso e tale resterà per tutta la settimana perché l’unica operatrice è in ferie.
Fin qui tutto bene: «Più che legittimo da parte della dipendente prendersi le ferie. Ma il punto è che non è stato inviato dall’Ast nessun sostituto e quindi è chiuso il servizio di prenotazione e cassa per le prestazioni mediche e le visite, non solo degli ambulatori di Comunanza», ha spiegato Sacconi che immediatamente inviato una lettera alla direzione dell’Azienda picena per segnalare il disservizio.
Lettera alla quale, ad oggi 18 luglio, nessuno ha risposto. E non si tratta della prima segnalazione da parte del primo cittadino.
«Poco dopo il nostro insediamento, a fine giugno, è accaduto una cosa analoga anche se sono per un giorno. E cioè lo sportello era chiuso perché l’impiegata si era presa un giorno libero. Ho subito scritto, anche in quel caso, preoccupato per il periodo estivo che era alle porte e dove appunto il personale ha diritto a periodi di ferie anche lunghi. E mi è stato assicurato che non sarebbe più accaduto.
Invece, lunedì scorso, di nuovo e per tutta la settimana».
A quello sportello si rivolgono anche tanti cittadini dell’area montana, per esami, analisi, ritiro referti, fatti anche altrove. Lo spirito della Casa di Comunità è quello di portare la Sanità pubblica più vicina ai luoghi disagiati e dove vivono parecchie persone anziane.
«La Casa di Comunità – sono le parole del sindaco Sacconi che ci va giù pesante – più volte rappresentata come un modello per la Sanità territoriale, si mostra di fatto come un gigante con i piedi di argilla, sfoggiando la faccia più aggressiva della malasanità italiana.
Quello che poteva essere considerato un infausto errore di due settimane fa, ad oggi si configura come una “scelta di campo” dell’Ast picena, penalizzando sempre e comunque le aree interne.
Il quadro che ci troviamo davanti è di assoluta gravità, per questo saremo costretti a cercare risposte nella legge, per tutelare i diritti fondamentali dei cittadini residenti nelle zone interne».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati