di Giuseppe Di Marco
Con il restyling di Piazza Montebello, il centro e la stazione ferroviaria saranno realmente collegati? E’ quanto ha chiesto Alessandro Marini nell’assemblea di quartiere andata in scena all’hotel Calabresi.
Tra il presidente del circolo nord del Pd e Luigi Olivieri, presidente di comitato Marina Centro, è nata una discussione in merito alle modalità con cui è stata moderato il dibattito nel corso della riunione. Marini, dal canto suo, ha posto delle problematiche relative alla questione ecologica, ma anche alla viabilità e i parcheggi, considerati punti deboli dell’intera operazione.
Uno di questi riguarda la riqualificazione di Via Palermo: «La proposta di eliminare la pensilina è sicuramente ottima e l’idea di aprire una porta sulla piazza per chi arriva in treno o bus va sostenuta – ha detto il dem – Solo che per far si che una porta sia realmente tale occorre renderla fruibile. Ad oggi la cattiva usanza dei pullman urbani ed extraurbani di sostare in doppia o tripla fila per tempi ben al di sopra di quelli necessari a consentire la salita o la discesa dei passeggeri crea un tappo dinanzi a questa porta che si vorrebbe aprire. E a meno che non si voglia fornire i sambenedettesi di imbracature, scarponi e maschere antigas per superare questo ostacolo occorrerebbe trovare subito una soluzione che metta fine alla fastidiosa pratica».
Insomma riemerge l’antico problema del terminal bus, opera che l’Amministrazione, per ora, non ha preso in considerazione di realizzare. Eppure un quartier generale dei mezzi pubblici sarebbe effettivamente necessario per rendere realmente agevole il passaggio di cittadini e turisti dai binari a Piazza Montebello, attraverso la rinnovata Via Palermo.
Marini si è quindi concentrato sul nodo parcheggi: «Non avendo ascoltato una reale parola sul problema dei parcheggi ho fatto presente che la soluzione proposta dal consigliere Pasquali, ovvero quella di un parcheggio multipiano da centinaia di posti, oltre ad essere trita e ritrita è anche di difficile attuazione per via della congiuntura economica e che sicuramente avrebbe tempi lunghi».
Ma non finisce qui. Pur apprezzando la pedonalizzazione del centro, Marini sostiene che il Comune dovrebbe puntare su soluzioni maggiormente ecologiste: «Il progetto non prevede alcun intervento di forestazione urbana – continua il democrat – La scelta è invece ricaduta su ventiquattro pali in metallo sui quali issare delle vele di plastica in omaggio alla marineria sambenedettese» mentre «in Europa si approva la Nature Restoration Law, tutte le città in Italia e nel mondo si interrogano e si adoperano per contrastare fenomeni alluvionali, cambiamenti climatici, isole di calore, inquinamento dell’aria».
E le risorse messe a disposizione basteranno? Conclude Marini: «Avrei voluto chiedere il piano economico-finanziario, visto che la cifra di un milione e settecentomila euro rischia di non essere sufficiente a fronte di tutti i lavori da fare, inclusi i sottoservizi».
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