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Tragedia in piscina,
si indaga per omicidio colposo
sulla morte del 17enne Leonardo Belladonna

DALLE MARCHE - Ultimo gesto d’amore: donati cuore, fegato e reni. La procura di Fermo ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia. Ancora tutta da chiarire la dinamica di quanto accaduto sabato notte nella struttura di Ponzano. Il giovane è stato trovato dagli amici esanime con la testa nell’acqua: il suo cuore ha smesso di battere dopo tre giorni in Rianimazione
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Leonardo Belladonna

di Giorgio Fedeli

Una città che non si dà pace, che non si capacita di come una giovane vita possa spezzarsi così, in un istante. Fermo piange e non si rassegna alla morte del 17enne Leonardo Belladonna.

Il giovane, infatti, è deceduto martedì a seguito delle gravissime lesioni riportate sabato notte mentre si trovava a festeggiare il compleanno (il 18esimo) di un cugino in una struttura ricettiva di Ponzano di Fermo.

Cosa sia realmente accaduto a Belladonna, studente del terzo anno, indirizzo informatico, dell’istituto Montani di Fermo, ancora è tutto da chiarire. Sarà l’autopsia disposta dalla procura della Repubblica a chiarire le cause di quei traumi risultati poi fatali per il 17enne. L’autorità giudiziaria ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, un atto praticamente dovuto per cercare di risalire, appunto, alle cause del decesso su cui l’esame autoptico, disposto per questa mattina, potrà segnare una svolta. Sabato sera, nella struttura in cui Leonardo stava passando momenti di allegria e spensieratezza con i suoi amici, sono arrivati insieme ai sanitari anche i carabinieri che, dopo un primo sopralluogo, non hanno riscontrato irregolarità o mancanze.

Leonardo Belladonna si trovava in piscina quando alcuni amici lo hanno notato esanime in acqua. A quel punto lo hanno raggiunto e accompagnato a bordo piscina. Scattato l’sos, sul posto si sono precipitati i sanitari della Croce verde di Fermo e l’automedica.

I sanitari lo hanno trovato in costume, a bordo piscina. Gli hanno praticato tutte le manovre salvavita. E infatti il cuore del ragazzo ha ricominciato a battere. Trasferito d’urgenza prima al Murri e poi, in eliambulanza al Torrette, il ragazzo è rimasto da sabato notte in condizioni gravissime, in coma irreversibile, fino al tragico epilogo di martedì.

Nella tragedia, i familiari hanno trovato la forza di compiere l’ultimo, grandissimo, gesto d’amore: dare l’ok per la donazione degli organi. Il cuore, il fegato e i reni di Leonardo restituiranno la speranza di vita dei riceventi.

«Non ci sono parole, solo il pensiero per Leonardo, scomparso in un momento di gioia. E tutta la vicinanza per sua madre» il commento del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, a cui fanno eco quelle del consigliere comunale Luigi Rocchi: «Vicinanza a Milena (la mamma di Leonardo, ndr) e a tutta la famiglia in questo doloroso momento. A 17 anni è presto per andare via così, quasi in un soffio, vola alto Leonardo, stai vicino alla mamma».

Parole, quelle di Calcinaro e Rocchi, condivise da tantissimi fermani, e non solo, di ogni età, per una tragedia indescrivibile che ha colpito tutta la comunità. E di cui sarà difficilissimo, se non impossibile, farsi una ragione. Si attende la data del funerale, per porgere l’ultimo saluto a un 17enne volato via troppo presto e che lascerà nei cuori dei familiari, degli amici e di quanti lo conoscevano, un vuoto incolmabile.

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