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Crisi idrica, nuove proposte per rimodulare le chiusure

GROTTAMMARE - Riunione in municipio con gli operatori, il sindaco Rocchi propone una rimodulazione delle fasce e fa appello al senso civico
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l’incontro a Grottammare tra sindaco, CIIP e operatori

di Edoardo Ciriaci

Il Comune di Grottammare lavora per combattere la crisi idrica e pensa di rimodulare le fasce orarie di interruzione del flusso idrico per gestire la carenza di acqua potabile. Questo è stato il tema cardine dell’incontro informativo promosso dall’Amministrazione comunale condotto a Palazzo Ravenna, tra alcuni esponenti del Ciip – il direttore generale
Giovanni Celani e il vice direttore tecnico Carlo Ianni – e un gruppo di operatori economici maggiormente penalizzati dal provvedimento disposto dalla società di gestione del servizio idrico.

Nel frattempo continuano assidui i contatti tra il sindaco Alessandro Rocchi ed i vertici CIIP. La proposta sarebbe quella di posticipare da un minimo di 30 minuti a 2 ore le fasce orarie per cercare di mitigare i disagi, pur mantenendo la soluzione tecnica già in vigore delle 8 ore consecutive di interruzione. Un problema che riguarda solo alcune aree del territorio comunale a nord del Tesino e un’area circoscritta in zona Ischia.

I nuovi orari di interruzione del flusso idrico

Per la zona centro, 22.30-6.30 dalla domenica al giovedì e 23.30-7.30 venerdì e sabato; per il vecchio incasato e Grottammare nord, 23-7 dalla domenica al giovedì e 24-8 venerdì e sabato.

Insieme alla consigliera alle Attività produttive Cristina Baldoni, agli assessori Rossi e Talamonti e alla consigliera Vitarelli, per il sindaco di Grottammare è di fondamentale importanza ricordare la necessità di un utilizzo parsimonioso della risorsa idrica. «E’ poca e va ridistribuita su tutto il territorio di competenza del CIIP spa. Sicuramente, questa emergenza durerà fino a tutta la stagione turistica, che nel nostro caso triplica i consumi di acqua, e potrebbe riproporsi l’anno prossimo. Il suggerimento, pertanto, è di dotarsi di impianti di accumulo in attesa che venga completata la realizzazione del potabilizzatore del lago di Gerosa, prevista nel 2026».

L’ordinanza vieta espressamente:
L’irrigazione di orti e giardini;
Il lavaggio di cortili e piazzali, eccetto i servizi pubblici di igiene urbana;
Il lavaggio privato di veicoli, salvo gli autolavaggi autorizzati;
Il riempimento di fontane e vasche da giardino private;

Il riempimento di piscine private, tranne quelle legate ad attività economiche turistiche o
sportive;
Tutti gli usi non igienico-domestici, alimentari o per l’abbeveraggio degli animali;

La cittadinanza è invitata a collaborare adottando comportamenti responsabili per contribuire ad ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica, in previsione di un eventuale perdurare dell’attuale situazione climatica.


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