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«Fa acqua da tutte le parti!», cittadini ancora in protesta per il sottopasso di via Mare (Video e foto)

SAN BENEDETTO - Nella mattinata di sabato 20 luglio, sit-in sul posto organizzato dal Comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro. Leo Sestri del Quartiere Mare richiama il sindaco Spazzafumo: «Istituisca un tavolo permanente con tutti gli enti coinvolti»
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«Al sottopasso non basta una passata d’asfalto! Continua a fare acqua da tutte le parti!». Era sia metaforico che reale uno dei messaggi di protesta contenuti in un cartello, esposto durante il sit-in di questa mattina lungo via Mare. Nonostante le temperature decisamente elevate (magari si poteva organizzare in un altro momento per favorire la partecipazione?) diverse persone hanno risposto all’invito del Comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro e si sono ritrovate lungo il versante Ovest del sottopasso.

 

La recente riasfaltatura di una corsia (dove, tra l’altro, già l’acqua di falda è tornata a riemergere vistosamente) non ha placato il disappunto di chi chiede un totale ammodernamento dell’opera. Già, ma con quali risorse? Il Comune ha stimato una spesa di oltre 10 milioni di euro. Cifra troppo elevata per le sole risorse interne. «Debbono intervenire altri enti ed è questo lo spirito della manifestazione, per sollecitarli a reperire i fondi – ha detto il presidente di Porto d’Ascoli Centro: Elio Core -. La Regione, il Ministero delle Infrastrutture, le Ferrovie dello Stato. Tutti questi soggetti non possono continuare a far finta di niente davanti ad un problema che interessa un’intera città».

 

Alcune fasi del sit-in

 

Alla manifestazione c’erano rappresentanti di altri Comitati di quartiere, soprattutto della zona Sud della città. «Il sindaco Spazzafumo – ha suggerito Leo Sestri, presidente del Quartiere Mare – deve fare al più presto una cosa che un bravo sindaco avrebbe già fatto da tempo. Ossia istituire un tavolo permanente con tutte le autorità e gli enti competenti, in primis Ferrovie e Regione, per elaborare e seguire passo per passo un progetto tecnico-economico che porti al raggiungimento dell’obiettivo. In passato è stato fatto per il sottopasso di via Pasubio, non capisco perché non si possa fare anche qui».

 

Intanto, dal comitato Porto d’Ascoli Centro fanno sapere che è in partenza una raffica di segnalazioni ufficiali. In primis, una lettera-esposto alla Prefettura di Ascoli, che ha competenze dirette in materia di sicurezza stradale. Una protesta in strada era già stata realizzata nel settembre 2023 ma – visto che da allora non ci sono state novità rispetto alla tanto attesa riqualificazione – i cittadini sono nuovamente tornati in mobilitazione. «I cittadini non molleranno fino a quando non vedranno realizzato il sottopasso. I parlamentari Lucia Albano e Giorgio Fede eletti nel nostro territorio si attivino per il reperimento dei fondi» dice ancora Core.

 

Alcune fasi del sit-in

 

Sull’annosa vicenda, l’ultima voce ufficiale è stata quella dell vicesindaco Antonio Capriotti. Il delegato ai lavori pubblici, durante l’assemblea del quartiere Sentina (svolta un mese fa) ha fatto balenare un dubbio pesante: «A ridosso del sottopasso ci sono delle abitazioni. Dunque io non garantisco la certezza che si possa fare un allargamento, posso dare mandato a degli esperti di verificare se si possa fare». Siamo davvero in altissimo mare se in municipio circolano ancora interrogativi sulla fattibilità stessa dell’operazione.

 

Si potrebbe dunque riaccendere la giostra delle opzioni che, a fasi alterne, gira da oltre 10 anni. Potrebbe tornare in auge la soluzione (anche meno costosa) che non tocca il volume attuale dell’opera, consentendo un allargamento delle corsie stradali grazie all’eliminazione dei due tunnel ciclopedonali. Pedoni e ciclisti troverebbero poi sfogo grazie a un mini-passante, da realizzare poco lontano.

Al termine della protesta, il comitato zonale di Porto d’Ascoli Centro ha diramato una nota ufficiale, disponibile cliccando qui nella sua forma integrale.


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