Nei primi mesi del 2024, nella provincia di Ascoli, le malattie professionali sono diminuite del 12,55% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A livello nazionale, invece, si è registrato un aumento del 24,53% con un totale di 22.620 casi.
Nelle Marche, nello stesso periodo, le denunce per patologie professionali sono state 2.050, con un incremento del 4,86%. I tumori (compresi i mesoteliomi) sono aumentati da 13 a 20, segnando un incremento del 53,8%. Analizzando i dati per tipologia, i mesoteliomi sono aumentati da 5 a 6 (+20%), i tumori all’apparato respiratorio sono diminuiti da 6 a 4 (-33,3%), quelli all’apparato urinario sono passati da 1 a 2 (+100%), i tumori alla pelle sono aumentati da 0 a 3 e altri tipi di tumori sono saliti da 1 a 5 (+400%).
Tra le cinque province delle Marche, Ascoli e Pesaro Urbino sono le uniche a mostrare un calo nelle denunce di malattie professionali. Nel Piceno, nei primi sei mesi del 2024, le denunce sono state 209, rispetto alle 239 dell’anno precedente (-12,5%). A Pesaro Urbino, le denunce sono scese da 498 a 427 (-14,26%). Al contrario, ad Ancona sono aumentate da 374 a 522 (+36,9%), a Fermo da 255 a 262 (+2,35%) e a Macerata da 589 a 641 (+8,83%).
Nel dettaglio dei tumori, nelle cinque province, si sono registrati 10 casi ad Ancona, 4 a Pesaro Urbino, 3 a Fermo, 2 ad Ascoli e 1 a Macerata. Le denunce nella provincia di Ascoli riguardano solo l’apparato respiratorio, con casi passati da uno a due (+100%), legati ai bronchi e ai polmoni di lavoratori dell’industria e dei servizi. Questi dati sono stati rielaborati da Open Data Inail.
I tumori professionali possono essere causati dall’esposizione prolungata a sostanze cancerogene. Alcuni lavori, che comportano l’uso di sostanze chimiche specifiche, aumentano il rischio di neoplasie, manifestandosi anche dopo anni di esposizione continua.
Guido Bianchini, membro UIL del comitato nazionale Cocopro Inail, sottolinea che «lo stress e particolari condizioni lavorative contribuiscono all’insorgenza di queste malattie. È fondamentale attivare azioni preventive, come screening e diagnosi precoce, coinvolgendo il medico competente e l’RLS. Inoltre, è necessario rivedere la valutazione dei rischi, monitorare l’esposizione e utilizzare i DPI appropriati, oltre a fornire formazione specifica e adeguata. Infine, sono cruciali esami medici regolari per diagnosi precoci e trattamenti tempestivi».
Uno stile di vita sano è altrettanto importante, evitando il fumo, riducendo il consumo di alcol, seguendo una dieta equilibrata e praticando regolarmente esercizio fisico.
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