di Salvatore Mastropietro
Inizia una settimana che dovrebbe significare molto per le sorti del futuro societario dell’Ascoli Calcio. Riprenderanno tra oggi e domani i contatti tra il patron Pulcinelli e Metalcoat dopo il primo confronto – con «sensazioni positive» – avvenuto nel pomeriggio di giovedì a Milano. La società bergamasca si è concentrata in questi giorni nel valutare le richieste del patron e nel cercare una strategia condivisa con i partner “ascolani” pronti a sostenere il progetto (Faraotti, Tosti e l’ex patron Bellini con il supporto dell’ex direttore generale Lovato).
In questo contesto si inserisce la proposta fatta dal socio di minoranza Rabona, attualmente proprietario del 10% delle quote, per l’acquisizione del 100% della società. I rapporti deteriorati tra i fratelli D’Alessandro e il patron Pulcinelli, soprattutto a seguito dell’apertura del contenzioso per “irregolarità amministrative” su cui è chiamato ad esprimersi a breve il Tribunale di Ancona, hanno fatto presagire fin da subito che all’offerta di Rabona potesse non esserci seguito, come del resto già avvenuto nel dicembre 2023. Tuttavia, al momento non c’è stato ancora un riscontro formale alla proposta da parte di “Ferinvest Italia”, holding della famiglia Pulcinelli che detiene il 90% della società.
Rabona, nel frattempo, ha fatto circolare nella serata di ieri una smentita circa le voci che vedrebbero, in caso di accettazione della propria offerta da parte di Pulcinelli, Sandro Pochesci – allenatore classe 1963 da anni molto vicino alle sorti dell’Ascoli – subentrare in panchina al posto di Massimo Carrera. «Qualora Rabona – si legge – prendesse il 100% del capitale sociale dell’Ascoli Calcio non si potrebbe partire diversamente che aprire un dialogo con Mister Carrera, e solo dopo si potrebbero fare ulteriori valutazioni, ma smentiamo categoricamente che la scelta possa ricadere sui nomi circolati in queste ore».
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