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Inps e Caritas, firmato un protocollo per contrastare la povertà

L'ACCORDO siglato consente agli operatori Caritas sul territorio marchigiano di contattare i referenti provinciali Inps tramite indirizzi mail dedicati, per avere informazioni o chiarimenti in merito a possibili prestazioni a cui possono avere diritto le persone che si sono rivolte alle loro strutture
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È operativo “InpsXtutti“, un progetto che coinvolge tutti gli uffici provinciali Inps e tutte le sedi diocesane Caritas del territorio marchigiano.

 

L’accordo di collaborazione triennale, siglato presso il Centro Pastorale Diocesano di Ancona, è stato sottoscritto da Emanuela Zambataro, direttrice dell’Inps Marche e, per conto dell’arcivescovo Gianpiero Palmieri, delegato della Conferenza Episcopale Marchigiana per la Carità, dal diacono Marco D’Aurizio, delegato Caritas Marche.

 

Firmato l’accordo Caritas-Inps

Queste le parole con le quali Simone Catini, direttore Inps della Provincia di Ascoli Piceno, spiega i dettagli dell’accordo: «È con vivo piacere che illustro il Protocollo di collaborazione siglato a livello regionale tra le sedi provinciali Inps delle Marche e le Caritas diocesane presenti in regione. Tale accordo istituisce un canale di comunicazione diretto e privilegiato tra l’Istituto e le Caritas al fine di favorire ed agevolare l’esercizio di diritti sociali previsti dall’ordinamento giuridico italiano sul piano dell’assistenza. L’Istituto non opera istituzionalmente solo su un piano previdenziale a beneficio dei diritti dei lavoratori, benché questa attività lo caratterizzi in modo prevalente; ma opera anche su un piano di assistenza sociale a vantaggio di tutti i cittadini che si trovino in condizioni di disagio socioeconomico al fine di contrastare la povertà e promuovere condizioni di inclusione sociale. Ciò anche alla luce del dato sociologico divenuto sempre più preoccupante in questi ultimi anni, secondo cui a rivolgersi alle Caritas non sono solo singoli soggetti extracomunitari in condizioni di marginalità economica e lavorativa, ma anche famiglie italiane con anziani e figli piccoli».

 

In effetti i dati del Report statistico nazionale 2024 di Caritas ItalianaLa povertà in Italia” restituiscono un quadro poco confortante: nelle Marche il 73,5% di coloro che si sono rivolti a una sede Caritas nel 2023 (15.281 persone, circa il 61% di nazionalità straniera, 16,2% senza fissa dimora) versano in condizioni di povertà economica. I nuovi poveri sono il 39,7% di chi si è rivolto a Caritas, ma il 6,7% è in questa condizione da oltre 10 anni.

 

«Il nome dato al Protocollo, “InpsXtutti “, è altamente significativo – prosegue il direttore Catini – e richiama la vocazione universalistica e solidale dell’Istituto, pur nella cornice giuridica dei diritti sociali che lo Stato italiano prevede e garantisce. Le Caritas potranno segnalare quindi situazioni di reale disagio e l’Istituto offrirà una consulenza qualificata sulle istanze e sulle prestazioni economiche che i singoli interessati potranno presentare (assegno di inclusione, assegno unico, assegno sociale, etc.). Inoltre, l’Inps si impegnerà a svolgere un’attività formativa degli operatori Caritas sulle principali prestazioni assistenziali e previdenziali, favorendo altresì un filtro preliminare di valutazione e ammissibilità. L’Inps si impegna a rispettare precisi tempi di riscontro, secondo un criterio di tempestività adeguato all’urgenza del disagio rappresentato».

 

In pratica l’accordo siglato consente agli operatori Caritas sul territorio marchigiano di contattare i referenti provinciali Inps tramite indirizzi mail dedicati, istituiti presso ogni Direzione provinciale di riferimento proprio per avere informazioni o chiarimenti in merito a possibili prestazioni a cui possono avere diritto le persone che si sono rivolte alle loro strutture. I funzionari dell’Inps prenderanno in carico le istanze e risponderanno entro cinque giorni lavorativi. Fondamentale sarà l’organizzazione di incontri di formazione reciproca sulle prestazioni Inps e sul lavoro svolto dalle Caritas diocesane, che sarà definita entro l’autunno.

 

Dopo una sperimentazione iniziata nel 2019 nelle aree metropolitane di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Bari e Catania, “InpsXtutti” è stato esteso all’intero territorio nazionale e da quest’anno sono state coinvolte anche le Associazioni del Terzo settore presenti sul territorio, al fine di ampliare ulteriormente le opportunità per i destinatari degli interventi. Questo accordo pertanto è molto importante: infatti favorendo l’accesso di singoli o di nuclei familiari in stato di povertà o grave marginalità sociale alle prestazioni cui hanno diritto, farà anche da leva per l’inclusione sociale.

 

Queste le parole di soddisfazione di Giorgio Rocchi, direttore della Caritas di Ascoli Piceno e di Fernando Palestini, vicedirettore della Caritas di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.

 

«Si tratta – spiegano – di un accordo molto importante, perché ci metterà in condizione di riconoscere e recuperare diritti previdenziali inespressi, rendendo effettive ed esigibili prestazioni sociali previdenziali con specifica attenzione alle persone che incontriamo nei nostri centri di ascolto. Persone, in genere, in condizioni di grave disagio sociale, economico lavorativo, abitativo. Insomma, si tratta di un’opportunità, un passo per l’inclusione sociale e la dignità personale, indice di concretezza dell’uguaglianza tra persone. L’Inps Marche, che mette a disposizione due persone qualificate per ogni sua struttura provinciale, è più di un segnale forte, che impegna ancor di più le nostre Caritas a lavorare per il bene e per il giusto».


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