di Giuseppe Di Marco
I residenti di Via Dandolo non vogliono le tre cabine elettriche posizionate lungo la strada attraverso la quale accedono alle proprie case. Nei mesi scorsi, gli abitanti di zona ebbero già modo di protestare per l’intervento di sistemazione della rete fognaria in zona nord, e alcuni di loro hanno partecipato al question time del 24 luglio, dove l’argomento è stato trattato per iniziativa di Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci.
Le suddette cabine servono per far funzionare la vasca “anti-allagamento”, ma per trasferirle in un’altra parte servirebbe una modifica in variante del progetto che si sta realizzando. «Cosa ci viene chiesto? – ha detto il vicesindaco Tonino Capriotti – Che il Consiglio presenti una variante all’Ato? Nel frattempo il cantiere rimane così, i 2 milioni di investimento vengono persi e dobbiamo richiedere tutte le autorizzazioni. Per fare cosa? Per lasciare quella zona allagata?»
I residenti inoltre protestano per la presenza di polvere. «Se c’è un po’ di polvere – ha affermato ancora Capriotti – possiamo pensare di passare con dell’acqua, ma date le temperature attuali non penso sia una valida soluzione. La gestione del cantiere, comunque, è stata adeguata alle prescrizioni dell’Ast». «Se abitasse lì – ha replicato Bottiglieri – avrebbe la polvere dentro casa. Inoltre noi non chiediamo di spostare la vasca, ma le tre cabine elettriche, perché non è giusto che chi abita in quella via apra la porta di casa o la propria finestra, e se le ritrovi lì davanti. Il progetto andava rivisto in funzione delle esigenze attuali».
Quando terminerà l’intervento? «Adesso – ha proseguito l’assessore – i lavori sono stati interrotti. Il cantiere è stato bloccato e il passaggio è stato riaperto, e a settembre si ricomincerà. Quindi per Natale si spera che sia finito».
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