Abilità manuali, affinità d’intenti e passione: sono caratteristiche che accomunano le donne. Da sempre.
Non è quindi un caso che lo storico negozio Singer di Ascoli, punto di riferimento del cucito per la città fin dal 6 giugno 1900, e che ha abbassato la serranda due anni fa con l’ultimo e storico gestore Domenico Tirabassi (che si è trasferito a Castel di Lama), si trasforma in galleria delle arti femminili.
Trovando nella continuità con il passato un impulso artistico di rinnovamento è ora sede dell’associazione “Mulieribus Lab Odv – Il Laboratorio delle Donne”.
L’inaugurazione, che si terrà sabato 27 luglio alle ore 17 presso l’ex Singer di Via Napoli, sarà occasione di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, attraverso la mostra “Se Mi Amassi”, nata dalla collaborazione con la cooperativa sociale “On The Road”.
Poi, alle ore 18, verrà presentato il progetto “Panchina Rossa – 1522”, contro il fenomeno del femminicidio.
Le attività manuali, come il ricamo, la tessitura, il cucito, il crochet, il decoupage, erano tradizionalmente considerate “umili lavori domestici” ma, negli anni, hanno contribuito fattivamente all’emancipazione della donna, al loro ingresso nel mondo del lavoro ed anche a caratterizzare il “Made in Italy”, adesso vanto di tante industrie di casa nostra.
Bene, queste attività manuali diventano ora linguaggio artistico nelle mani delle socie fondatrici dell’associazione “Mulieribus Lab”. E sono Emma Lombardo, Alessandra Cecchi, Elisa Romagnoli, Monica Di Francesco, Rita Albertini e Sophie Butaeye Bacqué.
L’affiatato gruppo, nel decidere di unire le loro capacità, finalizzate all’arte ma anche a tramandare una tradizione, lo hanno fatto autofinanziandosi ed avviato il progetto senza scopo di lucro.
Saranno esposte opere artistiche che spaziano dal settore dell’arte tessile alla pittura, dal restauro al riciclo.
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