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Gloria Pignoloni, dal buio della morte alla luce della generosità e della solidarietà

ROCCAFLUVIONE - Dalla famiglia della 28enne deceduta a seguito di un incidente stradale all'intera comunità, esempi di come si può reagire al più grande dei dolori. Un messaggio di speranza, dal racconto degli amici più stretti
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Da una tragedia immane come la morte di una giovane e solare donna in un incidente stradale ad un esempio di forza, generosità e solidarietà.

 

Impossibile cancellare dalla mente il sorriso di Gloria Pignoloni, di soli 28 anni, deceduta pochi giorni dopo un incidente stradale sulla strada per Acquasanta.

 

Ancor di più per i familiari e gli amici, alcuni dei quali, ancora scossi dal dolore, hanno voluto condividere episodi che hanno scandito i delicati momenti, dai giorni della speranza – che nonostante la gravità dei traumi Gloria potesse farcela – al buio della morte, poi illuminato dal gesto di grandissimo altruismo dei genitori e del compagno di donare gli organi.

 

«Gloria era una ragazza incredibile, sempre sorridente e piena di vita – dice uno dei suoi più cari amici – ed è di incoraggiamento pensare che il suo cuore ora vive in un’altra persona».

 

Dopo l’incidente di Gloria Pignoloni, che era di Roccafluvione, abitava con la famiglia nella frazione Rocca Casaregnano, la macchina della solidarietà si è mossa con tutta la sua potenza.

 

«Abbiamo assistito a scene di vera amicizia – continua uno degli amici della giovane – i compaesani a turno accompagnavano i genitori al Trauma Center di Ancona, nessuno li ha mai lasciati soli. 

Poi per la veglia di preghiera, prima che tutto finisse, c’è stata una grandissima mobilitazione per allestire il campo sportivo. 

La stessa struttura che ha poi ospitato il funerale e dove  gli abitanti del paese hanno lavorato tutto il giorno per tagliare l’erba e permettere alle numerose auto di parcheggiare.

Il Comune ha  messo a disposizione la Protezione Civile per quel giorno, in cui ha anche dichiarato lutto cittadino.

Gloria in un attimo è diventata la figlia, la sorella, l’amica di tutto il paese. 

Determinante anche l’aiuto del musicista e intrattenitore Stefano Tisi che, toccato dalla vicenda di cui è venuto a conoscenza tramite amicizie comuni, si è prodigato per portare l’impianto audio e permette ad una gran folla di assistere».

 

In nome di questa meravigliosa ragazza che è stata strappata alla vita troppo presto, molti sono rimasti senza parole per la forza che lei stessa ha dato.

«Ai genitori soprattutto – sono ancora le parole dei testimoni di quei giorni – esempio di dignità nel più grande dei dolori e di generosità. Non solo hanno acconsentito alla donazione degli organi. Hanno anche devoluto a varie associazioni di beneficienza il ricavato della messa funebre.

Come se non bastasse, in quel periodo nel campo di Rocca Casaregnano era in corso un torneo di calcio. Gli organizzatori volevano interromperlo.

Il fidanzato, in accordo con i genitori di Gloria, ha detto di no. Ha voluto che la manifestazione fosse portata a termine: lui, Francesco, e la sua Gloria con cui sarebbe andato a convivere in questo mese, si erano conosciuto proprio in occasione di quel torneo, qualche anno fa

Gloria vivrà sempre dentro di noi, così come il calore umano che, in suo nome, si è sprigionato da una comunità intera».

m.n.g.

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