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Per la Festa della Marina, raffica finale di fuochi e premi

SAN BENEDETTO - Lo show pirotecnico di mezzanotte chiude la “Festa delle Feste” che ha visto susseguirsi anche le premiazioni del Palio Velico e della prima edizione dei “Giochi senza Quartiere”. Gli armatori omaggiano il vescovo Palmieri
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Fuochi Madonna della Marina 2024

 

di Marco Braccetti

 

Migliaia di persone col naso all’insù. I fuochi della Festa della Marina illuminano a giorno il cielo di mezzanotte. Come da tradizione, nella notte tra domenica e lunedì, uno show pirotecnico di circa mezz’ora ha chiuso in grande stile la Festa della Madonna della Marina. Molto apprezzati i “botti” rossoblù (colori ufficiali di San Benedetto) e un effetto che ha riprodotto una cascata di stelle sfavillanti. Poche ore prima dello show pirotecnico, si sono sviluppate due premiazioni di altrettante gare, svolte sempre nell’ambito della Festa delle Feste.

 

Iniziamo dal IX Palio Velico dei Quartieri, organizzato dal Circolo nautico sambenedettese. ll quartiere di Sant’Antonio ha scritto il proprio nome nell’Albo d’Oro della manifestazione grazie alla superba prova del velista Matteo Terenzi, premiato insieme a Tony Alfonsi, in rappresentanza dell’associazione zonale.

 

La premiazione del quartiere Sant’Antonio

 

Durante la mattinata di sabato, nel tratto di mare dinanzi al molo sud, un vento costante ha permesso lo svolgimento della gara in maniera ottimale. Nel corso delle semifinali, le quattro barche in lizza per la vittoria finale erano: Paese Alto – Ponterotto con il velista  Stefano Pagano, Fosso dei Galli – Agraria con il velista Leonardo Mannozzi, San Filippo Neri con il velista  Mattia Neroni e ovviamente il quartiere Sant’Antonio con il velista Matteo Terenzi.

 

«È stata una bellissima gara – ha detto l’organizzatore Manrico Urbani – che ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico presente al molo sud fino al termine della kermesse. Un plauso va a tutti i velisti che hanno scritto con la loro partecipazione una nuova importante pagina della storia dello sport sambenedettese in una giornata particolare come è quella della Festa della Madonna della Marina».

 

Sempre domenica sera, si sono svolte le premiazioni della prima edizione “Giochi senza Quartiere”: gare di abilità varie che, nella prima parte della settimana scorsa, hanno vivacizzato l’area dell’ex galoppatoio, dove è avvenuta la cerimonia di premiazione. Anche qui, trionfa Sant’Antonio da Padova. Ci sono stati anche dei riconoscimenti collaterali, ma comunque importanti. Ad esempio il “Premio Giovani” ai quartieri che hanno affrontato la competizione con la squadra dall’età media più bassa: Marina di Sotto, Europa e Santa Lucia. Ed il Premio Rosa, andato a San Filippo Neri: quartiere che si é contraddistinto per aver affrontato la competizione con il maggior numero di donne e ragazze.

 

Premiazioni dei “Giochi senza Quartiere”

 

«La prima edizione dei giochi – dice il sindaco Antonio Spazzafumo  – si è rivelata un successo sia in termini di partecipazione sia in relazione all’obiettivo di riportare nel cuore di ogni quartiere la festa più importante della nostra città. Un progetto, quello di “Giochi senza Quartiere”, che è nato appunto per allargare a tutti, dai più piccoli fino ai più adulti, la partecipazione a questi giorni di festa rafforzando il senso di appartenenza e di amicizia».

 

La consegna al vescovo Palmieri

 

Ma un importante riconoscimento c’era stato anche nella giornata di sabato, proprio durante la tradizionale processione a mare. Infatti, gli armatori aderenti alla “Op – Marineria Sambenedettese” hanno realizzato una maglietta commemorativa che hanno indossato durante il sentitissimo rito. Una di queste, è stata donata dagli stessi armatori a monsignor Gianpiero Palmieri: vescovo delle Diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto. Il dono, dalle mani di Francesca Perotti (consulente dell’organizzazione) e del presidente Pietro Ricci. «L’arcivescovo Palmieri ha colto appieno il significato del dono – ha detto la dottoressa Perotti – che è diventato un simbolo della volontà da parte della marineria di “fare rete” per condividere quelle strategie che possono costituire le nuove linee di sviluppo di uno dei comparti più importanti dell’ecosistema economico sambenedettese».


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