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Raccolta firme della Cgil alla Festa della Marina: «Dal consigliere Gaetani atteggiamento ostile»

SAN BENEDETTO - L'organizzazione sindacale, venerdì scorso, si era posizionata all'ex galoppatoio per raccogliere sottoscrizioni sul Referendum contro l'Autonomia Differenziata. Gaetani: «In quell'area c'era un preciso piano di sicurezza da rispettare»
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Daniele Lanni e Stefano Gaetani

 

di Giuseppe Di Marco

 

La Cgil organizza una raccolta firme sul Referendum contro l’Autonomia Differenziata, posizionando il proprio banchetto all’ex galoppatoio durante la Festa della Marina. Ne nasce un diverbio con il consigliere Stefano Gaetani, che invoca il rispetto del piano di sicurezza, il quale non contempla la presenza del banchetto in questione.

 

E’ quanto accaduto venerdì 26 luglio, durante la celebrazione della “festa delle feste”. «Trattandosi di banchetti – fa sapere la Cgil – la nostra organizzazione è tenuta a comunicare, e in assenza di motivati dinieghi, può svolgerli. E così abbiamo fatto. Se non fosse che siamo stati accolti dall’atteggiamento quanto meno ostile del consigliere comunale di maggioranza Stefano Gaetani». Questi si è rivolto ai referenti dell’organizzazione sindacale presenti sul luogo. «Ho chiesto come mai il banchetto fosse stato messo lì e ho domandato l’autorizzazione – afferma il consigliere – È vero che si trattava di un’area pubblica, ma era stata assegnata».

 

Alla discussione è intervenuto anche il segretario Daniele Lanni e, per dirimere la questione, sono arrivati i vigili. «Alla fine – spiega ancora la Cgil – la Polizia Locale è arrivata sul luogo, e preso atto della nostra richiesta, ci ha chiesto di prendere un posizionamento nell’area migliore, e ci ha lasciato svolgere il banchetto in questione».

 

«Nel momento in cui viene assegnata un’area, il suo responsabile è il soggetto al quale è stata concessa – aggiunge Gaetani – anche nel caso di eventuali contrasti violenti con gruppi di opposto colore politico. All’interno di quel perimetro andava rispettato alla lettera il piano di sicurezza appositamente redatto per la manifestazione in corso».

 

Di tutt’altro avviso, invece, i referenti del sindacato. «L’impressione, francamente, è che il consigliere fosse infastidito dalla presenza stessa della Cgil – ha dichiarato Lanni – Le motivazioni tecniche sulla sicurezza che ha addotto durante la discussione non reggono affatto, dato che se da una parte, di certo, il comitato organizzatore ha un piano sulla sicurezza da rispettare, dall’altro noi avevamo inviato per tempo la nostra richiesta e abbiamo chiesto a più riprese con tono pacato dove era meglio metterci per gli organizzatori».

 


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