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Premio Emidius, Laura Ciotti si aggiudica la medaglia della sesta edizione

ASCOLI - Il riconoscimento è stato conferito alla funzionaria e poi direttrice dell'Archivio di Stato di Ascoli all'apertura dei festeggiamenti religiosi e civile in onore del patrono, il 26 luglio. Ecco le motivazioni 
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E’ andato a Laura Ciotti il premio Emidius, conferito ad Ascoli in occasione della apertura dei festeggiamenti religiosi e civili in onore di Sant’Emidio il 26 luglio, da 6 anni a questa parte, dopo la presentazione del palio della Quintana di agosto.

Il premio, fortemente voluto dal compianto parroco della Cattedrale, don Angelo Ciancotti, viene assegnato dal comitato festeggiamenti ad un personaggio che ha fatto conoscere e diffondere il culto di Sant’Emidio anche al di fuori del territorio piceno.

Negli anni scorsi tale premio è stato consegnato a monsignor Giovanni D’Ercole, al sindaco Marco Fioravanti (che nel periodo della pandemia consegnò le chiavi della città al santo patrono), a don Carlo Lupi (che ha avviato il gemellaggio tra la diocesi di Ascoli e quella di Napoli nel nome di Sant’Emidio), a Giuseppe (Pippo) Bachetti (presidente dell’Associazione “Sant’Emidio nel mondo”), a Serafino (Fifo) Castelli (con tante pubblicazioni su Sant’.Emidio e che ogni anno cura la guida dei festeggiamenti).

Quest’anno il comitato festeggiamenti S.Emidio (composto da Giancarlo Mari, don Luigi Nardi, Franco Bruni, Pierpaolo Di Luigi e Patrizia Petracci) ha deciso di assegnarlo a Laura Ciotti con la seguente motivazione: “La sua eccezionale carriera è un esempio di dedizione e passione per la storia e la cultura locale. Già funzionaria e poi direttrice dell’Archivio di Stato di Ascoli Piceno, ha dimostrato un impegno instancabile nella valorizzazione del patrimonio storico della nostra città.
In qualità di membro fondatore e animatrice infaticabile del Centro studi sui giochi storici di Ascoli Piceno, ha dedicato oltre 37 anni alla ricerca e allo studio delle forme archivistiche legate alla festa di S. Emidio mettendone in luce la continuità storica della festa dal Medioevo a oggi, evidenziandone gli aspetti caratteristici.
Grazie al suo meticoloso scavo filologico, ha prodotto ben diciotto volumi di grande spessore culturale, che hanno fatto conoscere e apprezzare in Italia e nel mondo scientifico internazionale la città di Ascoli, la Festa di S. Emidio e la Quintana.
La sua opera rappresenta un contributo inestimabile alla conoscenza e alla conservazione della nostra eredità culturale, meritando ampiamente il riconoscimento per il suo straordinario impegno e la sua ineguagliabile dedizione”.

Il premio consiste in una medaglia d’argento laminata in oro realizzata dall’orafo Gian Luca Staffolani che rappresenta da un lato Sant’Emidio e dall’altro la Madonna delle Grazie.

Inoltre nella festa dei Santi Gioacchino ed Anna, il 26 luglio, il sindaco di Ascoli ha donato a tutti gli ascolani che portano tale nome un omaggio.

Quest’anno sono state donate 5 stampe storiche che sono state scelte da Serafino Castelli che ha raccolto una intuizione del compianto parroco della Cattedrale don Baldassare Riccitelli e che rappresentano immagini di Sant’Emidio commentate e presentate dal professor Stefano Papetti, direttore dei musei civici.



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