Purtroppo, noi di Cronache Picene siamo stati facili profeti. Da maggio, dicevamo che la situazione del Pennello sull’Albula poteva essere foriera di problemi. Cosa che, effettivamente, è capitata. Durante questa stagione balneare, si stanno ripetendo incidenti, con persone che finiscono in difficoltà tra le onde di quel tratto d’acqua. Durante questa settimana, i bagnini hanno effettuato diversi salvataggi, anche piuttosto difficoltosi, a causa del mare agitato.
Nella mattinata di mercoledì 31 luglio, la Capitaneria di porto ha preso il toro per le corna, emanando una nuova ordinanza. Balneazione vietata lungo l’intero tratto della scogliera, in un raggio di 30 metri. In precedenza, il divieto era limitato alla sola estremità, e solo per 20 metri. Questa è soltanto una delle disposizioni contenute nell’atto firmato, in mattina, dalla comandante Alessandra Di Maglio.
Il documento (disponibile qui nella sua versione integrale) chiama direttamente il Comune di San Benedetto, sotto la cui giurisdizione ricade il Pennello e la zona intorno. La Guardia Costiera chiede all’amministrazione di valutare «ogni iniziativa ritenuta utile a tutela della pubblica incolumità, al fine di impedire l’accesso sul pennello e la balneazione nei pressi dello stesso, non esclusa l’adozione di provvedimenti di interdizione definitiva/divieto permanente di accesso sulla prima spiaggia libera del litorale di propria competenza».
Un provvedimento drastico. Ieri mattina, un operaio era intento a posizionare delle transenne all’ingresso del Pennello, insieme a del nastro. Verrebbe da dire: acqua fresca. Almeno guardando ciò che continua a predicare la Capitaneria di porto. Infatti, nella nuova ordinanza della comandante Di Maglio, si torna a pungolare il Comune. Viene chiesto di «rafforzare l’interdizione fisica del Pennello al fine di impedirne l’accesso da terra e da mare».
Inoltre, «di posizionare, in mare, appositi gavitelli di interdizione, saldamente ancorati al fondo e collegati tra di loro». Ma non finisce qui. La Capitaneria raccomanda anche di «rafforzare il servizio di salvataggio presente in zona con un ulteriore operatore, oltre a quello già presente nella torretta» e «valutare la programmazione di specifiche attività di vigilanza da parte della polizia municipale». Vedremo se stavolta l’amministrazione comunale sarà più ricettiva, perché è dal 2021 che la Guardia costiera chiede al Municipio maggior attenzione su questo fronte.
La comandante ha firmato questo documento poco prima d’incontrare i baywatch per un briefing operativo, svolto a margine della tradizionale foto di gruppo, nel giardino “Nuttate de Lune”. Accompagnata dal comandante in seconda, Francesco Sangermano, Di Maglio si è complimentata con gli operatori di salvamento per il lavoro svolto finora, invitandoli a mantenere alta la guardia in vista di agosto, clou della stagione balneare.
Per approfondimenti, c’è il contributo audio della comandante Di Maglio e quello di Luca Buttafoco, presidente delle cooperative a cui è affidato il servizio di assistenza ai bagnanti
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