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Turismo enogastronomico, Perozzi (Vinea): «Indispensabile pianificare un progetto che guardi al futuro»

OFFIDA - Il presidente della cooperativa prende spunto dal tema al centro del seminario di inizio luglio e rilancia: «Sembra che si stiano attendendo nuove risorse dal Pnrr, ma nonostante i numerosissimi tentativi di coinvolgere le istituzioni regionali e nazionali, non abbiamo mai avuto riscontro da parte loro»
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Convegno Vinea, parla il presidente Ido Perozzi

 

“Turismo Enogastronomico Ambientale e Culturale, proposte e esperienze a confronto”: è stato questo il tema al centro del seminario che si è tenuto nell’Enoteca regionale delle Marche a Offida (leggi qui).

Come relatori c’erano Carlo Flamini, responsabile Osservatorio del vino Uiv – Vinitaly che portava anche l’intervento portava quello di Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione Italiana Vini), assente per cause di forza maggiore.

All’appuntamento ha partecipato Andrea Maria Antonini, assessore regionale all’agricoltura ed erano rappresentati i Consorsi Igp Maccheroncini di Campofilone, Olio Marche e Vini Piceni.

 

Il presidente Ido Perozzi ha posto l’accento sul fatto che la Vinea collabora da alcuni mesi con alcune realtà sindacali di settore, con le quali ha formato il coordinamento territoriale piceno (Cia, Copagri, Confagricoltura, Lega Coop Marche), per affrontare alcuni problemi che riguardano il settore agricolo sotto diversi punti di vista.

Nel corso del seminario inoltre Perozzi ha puntualizzato come da anni la Vinea ritenga che ci sia bisogno di una progettazione che guardi al futuro, in particolare c’è bisogno di un piano promozionale e di marketing per il territorio piceno.

«Con il Comune di Offida quale ente capofila – ha rimarcato Perozzi – nel 2021 Vinea presentò un progetto di 750.000 euro, insieme anche ai comuni di Castorano, Cossignano ed alcune società private.

Il contributo pubblico era del 100%, il bando era finanziato con il Pnrr aree sisma, per il rilancio economico e sociale pubblico-privato e si puntava ai percorsi del gusto che andavano dalla costa all’entroterra, quindi si cercava di promuovere il turismo enogastronomico ambientale e culturale.

Le domande ammesse nelle Marche sono state oltre 60, per una somma complessiva di 155 milioni di euro: il bando è stato finanziato per quasi 35 milioni, fino alla domanda piazzatasi al 12esimo posto.

Purtroppo – sottolinea il presidente di Vinea – la nostra domanda è al 20esimo posto. Occorre un altro finanziamento di circa 26 milioni di euro e sembra che si stiano attendendo nuove risorse dal Pnrr, ma nonostante i numerosissimi tentativi di coinvolgere le istituzioni regionali e nazionali, non abbiamo mai avuto riscontro da parte loro.

La Vinea ritiene indispensabile per il territorio piceno pianificare un progetto che guardi al futuro, ma non a 6, 12, 18 mesi, né piccoli progetti che lascerebbero il settore interessato, e quindi il territorio, senza obiettivi rivolti allo sviluppo, non finanziamenti a pioggia che lasciano il tempo che trovano, senza poter risolvere i problemi.

Per questo Vinea ha organizzato questo seminario, per far vedere come in altri territori prima di noi (Langhe, Barolo) il lavoro integrato di tutte le realtà (enogastronomia, tradizioni, territorio, cucina, eccellenze produttive, ricettività) possa dare ottimi frutti».

 

Infine, durante il seminario di Offida, si è evidenziato che una buona integrazione dei settori agricolo, agroalimentare, turistico e culturale rappresenterebbe una potenzialità economica e un fattore di sviluppo territoriale senza eguali.

Bisogna utilizzare il turismo come marketing territoriale e commerciale per promuovere e commercializzare le eccellenze delle provincie di Ascoli e Fermo.

 


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