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L’alba si affaccia sul “tappeto” di basilico: che la festa di Sant’Emidio abbia inizio (Video e foto)

ASCOLI - Centinaia di cittadini, nonostante l'orario, davanti al sagrato del Duomo dove il vescovo Gianpiero Palmieri ha benedetto la pianta cara al patrono. C'era anche il sindaco Fioravanti, che a seguire, si è concesso una corsetta di 10 chilometri, accompagnato dal presidente del Consiglio comunale Bono e dai fratelli Panichi. Il programma della giornata
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di Maria Nerina Galiè

 

In una città che dormiva ancora, placati gli echi della Quintana che si sono protratti fino a tardi per il rinvio causato dal maltempo, oggi 5 agosto, giorno della festa del patrono Sant’Emidio, centinaia i cittadini che si sono ritrovati davanti al Duomo di Ascoli  per la tradizionale benedizione del basilico, alle prime luci dell’alba.

 

 

 

Mentre il sole sorgeva e illuminava a poco a poco il tappeto verde del sagrato, il vescovo Gianpiero Palmieri ricordava il motivo della devozione: «La tradizione leggendaria recita che la tomba dove fu portato il corpo del santo, nel tempio di Sant’Emidio alle Grotte, era circondata da questa pianta che nell’undicesimo secolo non veniva utilizzata per motivi gastronomici, ma ad indicare il luogo di sepoltura di persone vissute in maniera “regale”. Cioè quelle che avevano preso sul serio la dignità battesimale di figli liberi di Dio, di re, di sacerdoti e di profeti. Il basilico è quindi un simbolo potente del ruolo che ogni battezzato è chiamato a ricoprire». 

 

(Continua a leggere dopo il video)

 

 

Dopo la solennità della benedizione, seguita dalla prima messa della giornata in Cattedrale (ne seguirà una ogni ora fino a sera), al via l’acquisto della pianta di basilico benedetto.

 

Presente anche il sindaco Marco Fioravanti, che dopo la “levataccia” ha organizzato una corsetta di una decina di chilometri, accompagnato dal presidente del Consiglio comunale Alessandro Bono, dal funzionario dei Vigili del fuoco Vincenzo Vannarelli e dai fratelli Panichi, dell’omonima ditta edile ascolana.

 

La festa del patrono è entrata dunque nel vivo e continuerà fino a notte.

Ore 9,30 in Piazza Arringo e Piazza Simonetti omaggio alle Autorità cittadine a cura della Banda Musicale di Ancarano

Alle ore 10,30 nel loggiato di Palazzo Arengo la Consegna degli omaggi a tutti e i cittadini e le cittadine di nome Emidio e Emidia.

Alle 11 si terrà in Duomo il solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo di Treviri.

Alle 18, la Messa presieduta dal vescovo diocesano, Gianpiero Palmieri cui seguirà la processione con la statua di Sant’Emidio per le vie del centro storico.

Alle 21 in Piazza del Popolo Concerto “Marche Big Band” cui seguirà

Alle ore 22,30 nel loggiato di Palazzo Arengo, musiche e balli popolari a cura del gruppo musicale “Zigà Trio”.

La festa si concluderà con l’estrazione della tradizionale Tombola di Sant’Emidio e lo Spettacolo Pirotecnico.

Visite guidate al Museo di Sant’Emidio alle Grotte dell’Associazione Sant’Emidio nel Mondo.

 

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