di Giuseppe Di Marco
Com’è cambiata la città in mille giorni di Amministrazione Spazzafumo? La gestione della città più popolosa della Riviera – e della provincia – si dipana in diversissimi ambiti e tenere insieme le tessere del mosaico non è cosa facile. Per il centrodestra, finora, l’attuale coalizione di governo non ci è riuscita.
«Sono stati mille giorni di delusione – dichiara l’ex sindaco Pasqualino Piunti – per quanto fatto rispetto a quel che era stato annunciato in campagna elettorale, su tutti i fronti: decoro, pulizia, sicurezza, sanità, turismo, opere pubbliche e programmazione urbanistica. Siamo costretti ad assistere alle mosse di un’Amministrazione che va avanti con un solo consigliere in più della minoranza, oramai da anni. E la macchina amministrativa, in assenza di direttive politiche, non ha più punti di riferimento».
L’ex primo cittadino parte, dunque, dalla sicurezza: «Ad oggi ci ritroviamo una città che chiede a gran voce più agenti di forze dell’ordine, e al tempo stesso assistiamo ad uno stato di agitazione, da parte della Polizia Locale, che nessuno è stato in grado di raffreddare. Sulla questione, comunque, porteremo una mozione in consiglio. Sulla sanità non si comprende quali siano i rapporti fra Comune e Regione, e non si discutono i principali argomenti in commissione, come ho più volte richiesto. È vero che il Comune non ha competenza sulla sanità, ma il sindaco ne è responsabile per quel che riguarda il suo territorio. A cosa serve, altrimenti, la politica? Sin dal primo noi del centrodestra abbiamo messo a disposizione il nostro know how e la nostra esperienza, ma a quanto pare è prevalso lo spirito dell’apparire».
Piunti quindi passa alle opere pubbliche: «Molti dei lavori da fare in città stentano ad andare avanti: al bando per il rifacimento del lungomare hanno risposto molte ditte, ma siamo nel 2024 e ancora non si vede la fine di questo intervento. Questa Amministrazione, inoltre, sarebbe intenzionata a redigere il nuovo piano regolatore, eppure siamo ancora in alto mare. In più, nel frattempo, si è discussa l’approvazione di una variante in consiglio. Che senso ha? Anche sul Ballarin non c’è stato alcun reale coinvolgimento con le forze politiche e con la città. Ad oggi ancora non sappiamo che volto avrà l’area dell’ex stadio. Per fortuna che nella precedente Amministrazione avevamo intercettato delle risorse».
La disamina termina sull’ambito turistico: «Infine, anche gli eventi lasciano a desiderare: in periodi dell’anno che non lo richiedono è stato riempito il centro e molte parti della città sono state blindate. Le difficoltà dei cittadini sono sotto gli occhi di tutti».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati