Team building in barca a vela, Luciano Agostini: «L’Ast usi le risorse per risolvere i problemi dei cittadini»

Luciano Agostini

di Giuseppe Di Marco

Non cessa il fiume di polemiche suscitato dal “caso” del corso di formazione in barca a vela cui hanno partecipato 9 dipendenti dell’Ast di Ascoli Piceno. A dire la sua è anche Luciano Agostini.

Per l’ex parlamentare l’iniziativa «stride con le difficoltà che incontrano i pazienti ogni giorno». Pazienti che «persino nelle condizioni di maggior urgenza, con le patologie più importanti, non riescono a prenotare visite diagnostiche in tempi congrui e talvolta non riescono ad ottenere proprio alcuna prenotazione». Agostini critica anche la presa di distanze da parte della direzione «perché tale comportamento non collima con le funzioni di controllo ascritte a chi ha responsabilità dirigenziale».

Continua il democrat: «Nessuno critica la necessità di implementare la coesione, l’armonia e affinità tra dipendenti ma è altresì vero che percorsi di team building possono realizzarsi in forme più sobrie tanto più quando si ha la contezza che sia necessario evitare uno spreco di risorse già carenti che devono essere destinate a incrementare il personale in servizio, migliorare quantità e qualità delle strumentazioni a disposizione, tagliare le liste d’attesa, migliorare l’accoglienza dei degenti, evitare la chiusura di reparti e tagli di posti letto».

L’ex deputato, quindi, auspica che l’Ast cerchi di destinare le risorse alla risoluzione dei problemi dei cittadini che hanno bisogno di cure. La stoccata finale va, infine, alla gestione della sanità da parte della destra regionale: «Un disastro assoluto – conclude Agostini – Fa sorridere che consiglieri della Lega, che è lo stesso partito di Saltamartini, presentino interrogazioni invece che mozioni di sfiducia, ma questa è la destra della nostra Regione».

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