«Le ultime notizie sulla gita in barca a vela, riservata a pochi eletti (9 persone su oltre 2000) e presentata come “formazione”, insieme alle risposte inaccettabili fornite a mezzo stampa dal direttore Ast, non possono né devono lasciare inermi e muti la Rsu». Così l’esordio di una lettera dei delegati sindacali Maurizio Pelosi (Nursind) e Mauro Giuliani (Usb) che chiedono la «convocazione urgente, entro il 15 agosto, dell’organismo chiamato a rappresentare i lavoratori dell’Azienda sanitaria picena.
Le reiterate violazioni contrattuali – continuano i Pelosi e Giuliani – che attendono risposte da anni, non possono più tollerare i tempi inaccettabili della dirigenza Ast, sempre più sorda e indifferente alle problematiche dei dipendenti del comparto.
Come Rsu abbiamo il dovere di rappresentare al meglio i dipendenti, che necessitano urgentemente della nostra azione unitaria e immediata per dare voce alla loro insofferenza e ai loro sacrosanti diritti, quotidianamente calpestati.
Proponiamo pertanto ai delegati Rsu la richiesta delle dimissioni della dirigenza dell’Ast Ascoli, la proclamazione dello stato di agitazione, per le priorità che non possono più attendere.
E sono: la proroga immediata dei contratti dei precari in scadenza a fine agosto, almeno fino al 31 dicembre. Non possiamo permetterci di perdere neanche un’unità in più; l’acconto produttività 2023 nel mese di agosto; il pagamento del tempo vestizione dal 2018 ad oggi; il pagamento diritto mensa e buono pasto negato fino ad oggi; il piano straordinario del fabbisogno del personale con stabilizzazioni e assunzioni stabili, provenienti da mobilità in entrata e da graduatorie concorsuali, necessario per garantire la continuità e la sicurezza delle cure assistenziali erogate e per assicurare stabilità ai lavoratori; la riapertura dei reparti chiusi di Urologia e del Day Hospital Psichiatrico e del secondo piano della Rsa di Offida; la riattivazione dei posti letto e le culle recentemente sottratti alla Nefrologia di Ascoli e alla Patologia Neonatale; la riassegnazione del personale forzatamente spostato nei reparti sopra indicati e in altri».
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