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Ancora “qualcosa di cui sparlare” in Ast, dopo la barca a vela arriva la Tac negata: Curti, Casini e Ameli non restano in silenzio

ASCOLI - Gli esponenti di opposizione del Partito democratico: «Che non si possa accedere a una prestazione urgente in tutte le Marche è grave ma che chi governa la Regione addirittura se ne stupisca è gravissimo»
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Augusto Curti, Francesco Ameli e Anna Casini

 

C’è discrepanza tra la gestione dell’Ast Ascoli la Regione Marche che ne detta le linee e “dosa” la spesa?

Così sembra se un medico di famiglia ha dovuto interpellare l’assessore regionale Filippo Saltamartini per ottenere un esame che la professionista riteneva urgente.

 

Protagonista della vicenda che sta facendo discutere, un’altra dopo il corso di formazione in barca a vela, è una ragazza di 29 anni, alla quale è stata negata la prestazione entro i termini previsti e indirizzata verso il privato.

 

Saltamartini, interessato della questione, ha “bacchettato” i vertici della Sanità picena che però, c’è anche da ricordarlo, per rientrare entro certi parametri di spesa per il personale, d’estate ha ridotto i servizi, tra cui la Radiologia.

 

Anche la dg Ast Nicoletta Natalini ha detto di non aver autorizzato, in quanto non era chiaro nel piano, il punto in cui il corso di formazione e momento di aggregazione prevedeva una gita in barca a vela per 9 professionisti.

 

Occasioni offerte su un piatto d’argento all’opposizione – locale, regionale o di Governo – come il Partito Democratico che non molla mai la presa sulla delicata questione della Sanità.

 

Gli esponenti dem, l’onorevole Augusto Curti, la consigliera regionale Anna Casini ed il segretario provinciale di Ascoli Francesco Ameli che è anche capogruppo in Consiglio comunale, hanno infatti molto da dire: «Che non si possa accedere a una Tac urgente in tutte le Marche è grave ma che chi governa la Regione addirittura se ne stupisca è gravissimo.

Tuttavia – proseguono in una nota congiunta – se la direttrice dell’Ast picena si reca a valorizzare il territorio al festival di Sanremo, se la formazione dei dipendenti si svolge in barca a vela davanti alle coste toscane (e non a San Benedetto, troppo vicino), se siamo costretti ad assistere a siparietti salottieri in piena campagna elettorale, se chi ha responsabilità direttive ritiene che in estate nel Piceno la popolazione diminuisce perché va in ferie, dimenticando che la nostra riviera è tra le più turistiche d’Italia, se si annullano i concorsi, se i dipendenti fuggono appena possono è lecito domandarsi dove nasca la meraviglia della giunta Acquaroli.

Hanno voluto modificare il piano sanitario – attaccano Curti, Casini e Ameli – hanno promesso ospedali e personale ma, dopo quattro anni, assistiamo a una progressiva desertificazione dei servizi. La sanità è alla deriva e si sta distruggendo tutto ciò che era stato costruito in anni e anni».

 

«Nei prossimi giorniafferma l’onorevole Augusto Curti presenterò un’interrogazione al Ministro della Salute, denunciando la colpevole opera di devastazione compiuta sul sistema sanitario regionale e chiedendo un intervento immediato».

 

«Questo è il risultato di una legge voluta dal governo Acquaroli nell’estate di due anni fatuona Anna Casiniinvece di invertire la rotta, rimanendo in tema di navigazione, hanno accelerato lo sfascio della sanità pubblica regionale. E non è un caso se le linee guida di approvazione per gli atti aziendali delle Ast siano arrivate solo dopo la protesta del gruppo consiliare Pd: una testimonianza pratica della superficialità con la quale si guida la Regione».

 

«Nelle Marche e nel piceno è vietato ammalarsi – le parole di Francesco Amelicosì come sembra necessario rivolgersi all’assessore per riuscire ad avere una Tac, perché le prenotazioni sono bloccate, anziché utilizzare il Cup come ogni cittadino.

Nella nostra regione e nel Piceno si è creato un sistema di accesso alle cure non egualitario, cosa che come Pd provinciale evidenziamo da tempo con interventi dei nostri rappresentanti istituzionali e politici, e come già fatto nel documento politico provinciale sulla sanità». 

m.n.g.



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