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Quintana: 30 anni dopo, Cinzia Spurio si racconta

ASCOLI- Due volte dama del Sestiere di Sant’Emidio nel 1995 e nel 1997, poi castellana di Folignano, è stata chiamata più volte a rappresentare il corteo della Quintana: nel 2000 al Giubileo di Roma, durante il primo giuramento delle soldatesse e nel raduno dei bersaglieri. E poi ancora a San Marino, Lucerna, San Benedetto del Tronto e in Campidoglio
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Cinzia Spurio

 

 

di Elena Minucci 

 

Archiviata la Quintana del Settantennale, è il momento di pensare alle bellezze che hanno caratterizzato il corteo in questi settant’anni.

Dal 1955 fino ai giorni nostri infatti, sono state tante le dame che hanno donato lustro, con la loro eleganza, alla sfilata diventata nel tempo un vero e proprio spettacolo.

E tra queste ce ne sono alcune che vantano numerose e importanti partecipazioni.

È il caso di Cinzia Spurio, ascolana trapiantata a Folignano, per due volte è stata dama del Sestiere di Sant’Emidio e una volta castellana di Folignano ma nota anche per le sue innumerevoli presenze nel corteo e alle varie rappresentative della Quintana di Ascoli.

 

A soli 21 anni, nel 1995, sfilò come “dama della rosa rossa” del sestiere di Sant’Emidio. Per l’occasione, il comitato fece realizzare un abito nuovo di colore verde, disegnato da Paolo Lazzarotti.

 

«Vissi un’emozione indimenticabile – ci svela Cinzia- Sfilare è stato qualcosa di indescrivibile. Come quest’anno, fu un’annata caratterizzata dalla pioggia ma, nonostante il ritardo, tutto rientrò nei limiti».

 

Fu anche intervistata da Rai Uno, nello speciale dedicato alla Quintana di Ascoli di Luigi Saitta, sotto la guida del professor Stefano Papetti, e che ancora oggi rappresenta un bel tuffo nel passat0  (sotto il video).

 

 Due anni dopo, Cinzia fu di nuovo chiamata dal sestiere rossoverde, questa volta però, riuscì a portare fortuna al suo Sestiere ed a Franco Melosso, padre del cavaliere rossoblù Lorenzo.

«Mi fecero indossare di nuovo le vesti di dama per l’edizione di luglio – afferma Cinzia – L’emozione fu ancora più forte: vincemmo anche il Palio».

 

Dopo dodici anni, Cinzia fu nuovamente protagonista del corteo quintanaro, ma questa volta per rappresentare il Castello di Folignano, luogo in cui vive e ha il negozio di famiglia e dove è anche presidente dell’Asd Gioco Basket.

 

Ma nel frattempo si è mantenuto altro il legame tra la Quintana di Ascoli e Cinzia Spurio, chiamata a rappresentare la rievocazione storica in diverse occasioni.

La più importante è senza dubbio, quella di Roma in occasione del Giubileo del 2000.

«Un’esperienza che ricordo bene e che porterò sempre nel cuore – racconta Cinzia – Attraversare via della Conciliazione e Piazza San Pietro è stata un’emozione incredibile, in quanto si trattava di un evento mondiale. All’epoca facevo parte della delegazione, sono stata fortunata ad aver partecipato. Ma soprattutto è stato un onore sedere accanto a Papa Giovanni Paolo II, è stato qualcosa di unico che mi ha toccato davvero tanto».

 

Cinzia, ancora oggi, quasi si commuove nel raccontare queste bellissime esperienze: «L’Ente Quintana mi ha dato tanto. Ho vissuto momenti unici. Come per esempio, il Giuramento dei consoli.

E ancora, il primo giuramento delle soldatesse in Piazza del Popolo e il raduno dei bersaglieri. In quell’occasione, consegnai gli omaggi al Presidente della Repubblica Ciampi.

E poi ancora, alle rappresentative che si sono svolte a Cervia, a San Benedetto del Tronto, Lucera per la festa del Patrono, San Marino e poi ancora in Campidoglio in occasione di un congresso mondiale di oncologia e in tante altre città. Credo che nessuna dama abbia preso parte a tutte queste esperienze che io ho avuto l’onore di fare».

 

 

Dalla sua prima partecipazione sono trascorsi quasi trent’anni. Che ricordi porta con sé?

 

«Ricordo ancora quel giorno che mi presentai al sestiere di Sant’Emidio, era il 1994. Mi video e mi dissero che era presto per le prove del corteo, io risposi subito che volevo fare la dama. Mi dissero che per quell’anno l’avevano trovata ma l’anno successivo il comitato mi contattò. Per l’occasione, fu realizzato un abito nuovo che ancora oggi viene indossato dalla Marchesa Sgariglia. Ho dei bellissimi ricordi».

 

Rifarebbe oggi la Quintana?

 

«Sono state tutte esperienze meravigliose. Sinceramente oggi non me la sentirei di partecipare di nuovo, ma auguro a tutte le ragazze di vivere quello che ho vissuto io. Auguro a tutte coloro che vorrebbero sfilare come dame, di farlo. Tutte devono avere la possibilità di indossare quegli abiti sontuosi ed eleganti. Sono felice che mia figlia Elena sia una fedelissima della Quintana».

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