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San Benedetto in lutto per la morte di Nazzareno Torquati

SAN BENEDETTO - E' stato assessore nella giunta Perazzoli. Il cordoglio del sindaco Spazzafumo, del Parco Marino Piceno e del Circolo dei Sambenedettesi
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Nazzareno Torquati

 

 

È scomparso ad Ancona, dove era ricoverato in ospedale, Nazzareno Torquati, figura centrale per oltre quattro decenni nella vita politica ed economica di San Benedetto

 

Torquati, imprenditore e politico di lungo corso, era stato coinvolto in un incidente nel 1994 che lo aveva costretto su una sedia a rotelle. Nonostante ciò, ha continuato ad essere attivo, ricoprendo anche il ruolo di assessore nella giunta comunale guidata dal sindaco Paolo Perazzoli. Inoltre, si era impegnato nel mondo sportivo, assumendo la presidenza della Sambenedettese Calcio dopo il fallimento dell’era Venturato.

 

Il sindaco di San Benedetto, Antonio Spazzafumo, ha voluto ricordarlo con queste parole: «Con la scomparsa di Nazzareno Torquati, la città perde una voce libera, lucida e visionaria, un punto di riferimento con cui si è sempre dovuta confrontare negli ultimi decenni. La sua esperienza come assessore alle attività produttive, avvenuta quasi vent’anni fa, è ancora viva nella memoria per l’energia e la spinta propulsiva che ha saputo infondere nel suo incarico».

 

«Nazzareno Torquati si legge invece in una nota del Parco Marino del Piceno – ci lascia un importante patrimonio di idee e di progetti. Essere capaci di investirli, oltre ad essere il miglior modo di onorare la sua memoria, rappresenta una grande opportunità di prosperità per le nostre comunità. Con Nazzareno Torquati le nostre comunità perdono una vera “avanguardia”. Una di quelle rare figure carismatiche capaci di avere un piede saldamente piantato nel presente, tra “la sua gente”, e l’altro proiettato coraggiosamente in avanti, verso un futuro migliore.

Un futuro in cui il bene comune prevalga sugli egoismi di qualsiasi genere. Un futuro in cui tutti gli esseri umani possano vivere in prosperità e soprattutto in armonia tra di loro e con la natura. Un uomo di mare con profonde radici popolari ma allo stesso tempo costantemente ispirato dalla tensione verso la conoscenza, la ricerca, lo studio e la sperimentazione di strade innovative e sostenibili per il futuro.

Un vero vulcano di proposte e di progetti di grande visione, un costante pungolo critico delle Istituzioni. Indomabile anche di fronte alle sempre maggiori difficoltà di permeare di questa necessaria “visione di futuro” una politica in declino, sempre più piegata sulla quotidianità e sul localismo.

Non è un caso che proprio lui, uomo di mare di grande esperienza, sia stato oltre trent’anni orsono tra i promotori del progetto del Parco Marino del Piceno e fondatore due anni orsono della nostra associazione. Un’associazione di cui sino alla fine è stato, oltre che dirigente, il più solido e riconosciuto punto di riferimento, capace di indicare percorsi e proposte progettuali per tenere insieme la inderogabile necessità di proteggere la biodiversità marina con l’indispensabile valorizzazione della pesca.

Una pesca che attraverso l’innovazione sostenibile, possa superare l’attuale declino, valorizzare il proprio prodotto, riqualificare il proprio lavoro, salvaguardare gli stock ittici, assicurando così prosperità durevole alle comunità locali. Questo il suo costante richiamo.

Se la sua scomparsa ci rende certamente più poveri, dall’altro impone alle Istituzioni locali e regionali, alla Politica ed a tutte le realtà sociali ed economiche del territorio di investire il grande patrimonio di idee e progetti che ci ha lasciato. Noi lo faremo certamente con ancora maggiore determinazione sino alla realizzazione del nostro progetto comune. Grazie Zzarè».

 

Anche il Circolo dei Sambenedettesi ha voluto esprimere il proprio cordoglio, sottolineando l’importanza del contributo di Torquati per lo sviluppo sociale e culturale della città: «Sia come amministratore che come semplice cittadino, Torquati ha sempre svolto un ruolo fondamentale, affrontando con passione temi di grande rilevanza per la comunità. Tra i suoi impegni principali ricordiamo quello per il porto, l’istruzione universitaria, il parco marino e la tutela dell’ambiente, la lotta contro le barriere, sia fisiche che mentali, e la difesa dei diritti, soprattutto dei più deboli».

 

Il presidente del Circolo, Gino Troli, lo ha ricordato con affetto e stima: «Non ha mai smesso di lottare, restando un punto di riferimento anche nei momenti più difficili della sua vita. Dialogare con lui era sempre stimolante, poiché era una persona dotata di una visione chiara e proiettata al futuro di San Benedetto, sempre aggiornato e curioso rispetto a ciò che la ricerca e la scienza introducevano a livello internazionale, ambiti che lui osservava con grande attenzione» ha concluso Troli.

 

 


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