di Edoardo Ciriaci
Federico Buffa mercoledì mattina sarà a Comunanza per un suggestivo dialogo con i giovani dei Sibillini. L’evento, a ingresso libero, si svolgerà alle 10.30 nel Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Buffa sarà intervistato dal giornalista Fabio Paci e incontrerà il pubblico parlando dei miti e dei valori dello sport.
L’appuntamento, inedito nella formula e molto atteso, è organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Comunanza. «E’ per noi un onore ospitare una personalità nel campo del giornalismo e della narrazione – commentano il sindaco Domenico Sacconi e il vicesindaco Matteo Meschini – Ringraziamo la Pro Loco per aver favorito l’incontro. Buffa sa dialogare con il pubblico di ogni età e nei vari appuntamenti nazionali a cui è invitato abbiamo notato che incanta le nuove generazioni con i suoi racconti sui miti dello sport. Per l’intera area dei Sibillini sarà una bella mattinata da trascorrere con interesse ed emozione».
Il giornalista parlerà di Maradona, Platini, Muhammad Alì, Gigi Riva, Michael Jordan e vari miti assoluti dello sport mondiale, tra imprese sportive e storie personali.
La critica ha eletto Federico Buffa come miglior storyteller non solo italiano, ma tra i primi al mondo. «Abbiamo già avuto modo di sottolineare – scrive Aldo Grasso sulle colonne del Corriere della Sera – la sua competenza su molti sport, la sua signorilità, il suo eloquio, ma da qualche tempo Buffa si propone come formidabile narratore. Difficile, anche nel passato, trovarne uno più bravo di lui. I suoi racconti sono da antologia».
Anni fa, a Cuccaro Monferrato, la famiglia Liedholm assegnò a Platini il «Premio Nils Liedholm 2013 – Campione nello sport e signore nella vita». Di fronte a una platea composta da grandi dirigenti e campioni del mondo del calcio, Michel compreso, Buffa tracciò un racconto inconsueto dell’allora presidente Uefa. Buffa raccontò Platini come nessuno mai. «Il viaggio nel passato del numero dieci francese – scrive ancora Grasso – le origini italiane, i primi calci, i sogni, la carriera non corrispondono affatto ai canoni agiografici: è un catalogo folto di particolari che penetrano profondamente nella memoria».
Al termine del racconto di Federico Buffa, lo stesso Michel Platini disse: «Adesso so molto di più della mia vita di prima. Vorrei fare i complimenti perché ne ho sentite molte nella mia vita, ma come oggi…Buffa ne sa più lui di me!».
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