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Il parco chiude di notte per atti vandalici, ma la minoranza non ci sta: «Il sindaco riveda la sua decisione»

COLLI - Per il gruppo di minoranza "Democraticamente Insieme", con l'adozione di questa misura si «rischia di spostare il fenomeno vandalico in altre aree del paese»
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Il parco “Filo d’oro” di Colli del Tronto

 

di Maria Grazia Lappa

 

Pugno di ferro del sindaco di Colli del Tronto Andrea Cardilli, che dopo gli ennesimi atti vandalici, ha deciso con un’ordinanza, di chiudere il parco alle 23.30. Una decisione mal digerita dal gruppo di opposizione “Democraticamente Insieme”, che interviene sull’argomento con una lunga disamina nella quale sottolinea il proprio disappunto.

 

«II gruppo consiliare di opposizione desidera manifestare il proprio disaccordo in merito all’ordinanza recentemente emessa dal sindaco Andrea Cardilli – scrive – che prevede la chiusura del parco pubblico “Filo d’Oro” dalle 23.30 alle 6. Questo provvedimento, motivato dalla necessità di contrastare atti vandalici commessi da alcuni giovani, ci appare inadeguato e inefficace per risolvere i reali problemi di sicurezza che affliggono la nostra comunità».

 

Continua il gruppo: «Riteniamo che la chiusura del parco non rappresenti una soluzione valida. La sicurezza e il decoro urbano devono essere garantiti con misure più strutturali e incisive, che coinvolgano tutte le parti interessate, a partire dalle forze dell’ordine fino al mondo dell’educazione e del sociale».

 

Quindi viene suggerita anche la soluzione al problema: «È necessario avviare un dialogo costruttivo con i giovani, per comprendere le cause profonde di questi comportamenti e intervenire con azioni mirate di prevenzione e sensibilizzazione. Inoltre, sottolineiamo come la misura adottata dal Sindaco penalizzi una parte significativa della popolazione, che vede limitato l’accesso a uno spazio pubblico che dovrebbe essere fruibile da tutti. La chiusura notturna di un parco non solo non risolve il problema alla radice, ma rischia di spostare il fenomeno vandalico in altre aree del paese, senza considerare che vi sono altri parchi e spazi pubblici che continuano a essere oggetto di atti vandalici e che necessitano di interventi urgenti».

 

Non solo: «Siamo convinti che una gestione più inclusiva e partecipativa delle problematiche cittadine possa portare a soluzioni più efficaci e condivise, senza ricorrere a provvedimenti punitivi che colpiscono indiscriminatamente tutta la comunità. Per queste ragioni – concludono -, invitiamo il Sindaco a rivedere l’ordinanza e a considerare alternative che tutelino realmente il nostro patrimonio pubblico, senza limitare la libertà dei cittadini di godere degli spazi comuni. Siamo pronti a collaborare con tutte le forze politiche e sociali per individuare soluzioni più adeguate e rispettose dei diritti di tutti».


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