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Psichiatria in difficoltà «Sovraffollamento stabile e pochi infermieri a turno» La denuncia di Usb

SAN BENEDETTO - Nel rilevare le criticità, Mauro Giuliani chiede all'Ast il rispetto del limite dei letti fissato dalla normativa e la riapertura del Day Hospital del "Mazzoni"
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L’ospedale “Madonna del Soccorso”

 

E’ in difficoltà il reparto Psichiatria dell’Ast Ascoli, che ha sede al “Madonna del Soccorso” di San Benedetto: per una capienza di 16 posti letto, da settimane ospita 17 pazienti, «quindi oltre il limite stabilito», denuncia Mauro Giuliani dell’Usb, «mentre risultano già insufficienti, per il tipo di lavoro svolto, i 3 infermieri a turno per i letti indicati dal Piao».

 

Mauro Giuliani

Lo stesso sindacalista riferisce anche di aggressioni ai danni del personale sanitario, da parte di un paziente, «a testimoniare di come in quel reparto il “sovraffollamento stabile” possa creare condizioni di pericolo, anche per carenza di operatori».

 

«Dal 22 agosto scorso – si legge nella nota dell’Usb – il reparto del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (Spdc) ospita costantemente 17 pazienti, oltre il numero massimo consentito stabilito dalle normative vigenti e sancito dal Piao, che fissano appunto a 16 posti letto il limite massimo.

Questa situazione di “sovraffollamento stabile” è inaccettabile e come ovvio sta compromettendo gravemente la sicurezza dei degenti ricoverati e del personale sanitario che vi lavora oltre che la qualità delle cure erogate.

In data 26 agosto si è verificata un’altra aggressione nel reparto ai danni di un operatore sanitario.

Come sindacato – prosegue Giuliani – avevamo già segnalato alla dirigenza Ast le criticità in Spdc che, con 16 posti letto, i 3 infermieri a turno erano sottodimensionati. E più volte avevamo segnalato il superamento del numero dei ricoverati, mettendo a rischio la sicurezza e l’incolumità dei degenti e dei lavoratori. La dirigenza non ha mai dato alcuna risposta e questi sono i risultati.

Nel reparto possono essere sono presenti pazienti in trattamento sanitario obbligatorio, alcuni dei quali con prescrizione medica di contenzione fisica, minorenni, anziani con demenza, pazienti in isolamento per tbc e detenuti.

Questa eterogeneità rende estremamente complessa l’assistenza in Spdc che prevede un minutaggio assistenziale elevato oltre che per evidenti motivi di garanzia di un ambiente il più possibile confortevole.

Ed è evidente che il numero di personale infermieristico è insufficiente a garantire un livello assistenziale adeguato ed è per questo che il legislatore ha fissato il limite massimo di 16 posti letto in Spdc che è insuperabile.

 

Per tutto quanto sopra descritto e denunciato – conclude la nota del sindacalista –come Usb chiediamo all’Ast di Ascoli un intervento immediato della dirigenza, per far rispettare il numero massimo di 16 pazienti presenti e di aumentare il numero del personale infermieristico a 4 unità per turno nelle 24 ore, il minimo assistenziale per i 16 pazienti previsti.

Chiediamo inoltre di riaprire il Day Hospital Psichiatrico al “Mazzoni” di Ascoli, con 2 posti letto per poter assistere pazienti meno acuti e evitare ricoveri impropri. Ed ancora, la nostra richiesta prosegue nel voler vedere riassegnati infermieri nei Centri territoriali di Salute Mentale, anche questi in forte carenza e dove non sono pure mancati episodi di aggressione al personale». 


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