«Sono partiti in somma urgenza i lavori di sistemazione del tetto della chiesa di Santa Chiara di Montedinove, dopo l crollo di una porzione di tetto, presumibilmente a causa delle infiltrazioni d’acqua dal tetto in seguito alle forti piogge»: lo annuncia il Commissario Sisma Guido Castelli, dopo l’episodio avvenuto lo scorso venerdì 23 agosto (leggi qui e leggi qui).
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ascoli, Fermo e Macerata, guidata dall’architetto Giovanni Issini, ha disposto immediatamente un verbale per la messa in sicurezza, in modo tale da tutelare il bene (che è di proprietà comunale e ospita il Museo delle Tombe Picene ed il Musei Sistino), in attesa dei lavori di ricostruzione veri e propri che stavano comunque per essere avviati e sono finanziati dall’ordinanza 137 del Commissario Sisma.
«Il cantiere di messa in sicurezza – afferma Castelli – finanziato con 50.000 euro, è partito nella giornata di ieri.
Ci siamo immediatamente attivati per risolvere la situazione, e ringrazio la Soprintendenza per la celere risoluzione che consentirà di mettere in sicurezza l’edificio nel periodo ponte fino ai lavori veri e propri.
La tutela dei beni storici come la chiesa di Santa Chiara è una priorità della ricostruzione.
Insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli e al Soprintendente Giovanni Issini, restiamo al fianco dei territori.
Ringrazio anche il sindaco Antonio Del Duca che si è subito attivato di fronte a un evento inaspettato che fortunatamente non ha comportato danni a persone né alle opere conservate nel museo».
«Prosegue la collaborazione con la Struttura guidata dal Commissario Castelli e con gli enti territoriali per la tutela del nostro patrimonio architettonico, storico e artistico, che rappresenta un valore inestimabile per il territorio del sisma – dichiara il soprintendente Issini – e vigileremo con attenzione sull’intervento, in attesa che venga restituito alla piena funzionalità un presidio culturale importante per la comunità di Montedinove e per tutto il Piceno».
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