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Ospedale di Amandola, arrivata l’area per la diagnostica «Avremo un nosocomio per acuti con Pronto soccorso, non più un plesso di comunità»

DALLE MARCHE – Il direttore generale Ast, Roberto Grinta e l’assessore regionale Filippo Saltamartini: «Amandola avrà presto un Ospedale per acuti di sede disagiata con Pronto soccorso e non più un Plesso di comunità. La differenza rispetto al passato»
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L’assessore regionale Filippo Saltamartini ed il dg dell’Ast di Fermo Roberto Grinta

«Amandola avrà presto un Ospedale per acuti di sede disagiata con Pronto soccorso e non più un Plesso di comunità. La differenza rispetto al passato».
E’ quanto si legge in una nota dell’Ast Fermo sul work in progress per il nuovo ospedale dei Sibillini. Una call tra il direttore generale Ast Fermo, Roberto Grinta, e l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, ha messo in fila i tempi per il nuovo nosocomio.
«Stiamo concretizzando quel modello di sanità diffusa sul territorio per il quale i marchigiani ci hanno dato la loro fiducia alle ultime elezioni regionali – dichiara il vicepresidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – Con il nuovo Ospedale di Amandola, che vedrà la luce nei prossimi mesi, garantiremo servizi importantissimi per la salute delle comunità dell’entroterra fermano».
Il direttore Grinta ha rassicurato che «i lavori procedono spediti per allestire il nuovo ospedale di Amandola. Tutto questo per riconsegnare alla popolazione dell’entroterra, della zona montana, un ospedale, imprescindibile punto di riferimento medico-sanitario per tutto il nostro territorio montano grazie a tecnologie all’avanguardia e ad attività di emergenza urgenza».
Il direttore Grinta ha rappresentato che «lo scorso 23 agosto l’azienda sanitaria fermana ha ricevuto, in consegna anticipata, l’area della diagnostica per predisporre le opere strutturali ed impiantistiche per le tecnologie che sono in fase di consegna.
L’Unità operativa complessa delle Attività tecniche sta coordinando le varie ditte che hanno in carico la realizzazione dei lavori.  Sono iniziati i lavori di realizzazione della “Gabbia di Faraday”  dal 26 agosto, il prossimo 20 settembre è prevista  l’installazione della nuova Tac e nella prima settimana di ottobre inizierà l’installazione delle tecnologie Rx, ha aggiunto il direttore generale».
Il direttore Grinta ha ricordato inoltre che «a fine luglio è iniziata la consegna delle forniture di gara per la cucina del nuovo ospedale. Sono stati consegnati 14 televisori, due frigo-farmaci e due barelle per il lavaggio dei pazienti”. L’Uoc delle Attività Tecniche, insieme alla direzione generale, continua con i sopralluoghi per definire gli ultimi lavori complementari che permetteranno l’ingresso delle grandi tecnologie come, appunto, la Risonanza Magnetica, la Tac e la Rx».

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