di Pier Paolo Flammini
Se gli albergatori si lamentano per un sensibile calo di presenze (qui ad esempio a Grottammare), luci e ombre emergono dalle dichiarazioni dei titolari di stabilimenti balneari a San Benedetto. Ci sarà curiosità dunque al momento di leggere i dati ufficiali, anche perché qualcuno teme un calo di presenze a due cifre, dunque superiore al 10%.
«La stagione è stata sotto tono – conferma Sandro Assenti, presidente regionale della Confesercenti e titolare dello chalet “Bagni Andrea” – e questo sia per luglio che per agosto, oltre che per il mese di giugno. Ho sentore che il calo possa essere a due cifre, anche se la città era pronta, a livello di locali privati, con una offerta di svago variegata e congrua. Mancata l’offerta e sono mancati, come ormai è un dato cronico, i turisti stranieri. Ma qui parliamo anche di un calo relativo a tutta l’Italia e in particolare alla nostra regione: dobbiamo capire se le spiagge italiane sono ancora attrattive o se si tratta di un rallentamento momentaneo».
«Dopo la fine del Covid vi è stata una dispersione dei turisti in vari punti di attrazione – continua – penso alle sagre dell’entroterra, mentre non credo, come in molti affermano, che i prezzi siano un disincentivo: San Benedetto offre prezzi nella media di una cittadina che ha molto da offrire. Riguardo il mese di settembre, noi balneari ci siamo impegnati a garantire il servizio di salvataggio ma qui occorre muoversi in rete: è mancato un evento attrattivo durante l’estate ma non si vede nulla neanche per settembre. Inutile che un comparto si attivi se poi gli hotel e i bed and breakfast chiudono e il Comune non organizza eventi».
Sulla stessa lunghezza d’onda Nello Tizzoni, titolare dello Chalet “La Promenade”, al centro del lungomare di San Benedetto, conferma le impressioni degli albergatori: «C’è stata meno gente e di conseguenza meno consumi. Il calo si deve a occhio nudo, già dai parcheggi, però un po’ tutti dobbiamo fare un mea culpa: non ci sono stati eventi extra, come avvenuto negli anni scorsi, dai Summer Games a Radio Dimensione Suono alle Frecce Tricolori. Anche noi privati possiamo agire, animando il lungomare. Il mese di settembre aiuta poco, purtroppo l’avvio della scuola porta a un cambio di frequentazioni, chiudono gli alberghi e quindi restare aperti a volte è tanto per far vedere di essere presenti ma non cambia nulla».
A tal proposito, a Grottammare ci sono stabilimenti balneari che hanno già comunicato ufficialmente che proseguiranno la stagione balneare fino al 22 settembre, ultimo giorno di attività del servizio di salvamento, e dal 23 chiuderanno.
Chi invece si esprime contro il clima generale è Silvio Sebastiani, dello Chalet “Malibu”, alla rotonda di Porto d’Ascoli: «Forse sono un po’ anomalo, sento i pareri negativi ma ne ho risentito poco, tra alberghi vicini che hanno lavorato e clienti stagionali se calo c’è stato per me è stato minimo. Settembre può aiutare, fino a metà mese ho un gruppo di anziani».
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