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Samb-Atletico Ascoli: divieto vendita biglietti in 16 comuni ma settore ospiti ancora aperto

SERIE D - Decisione della Prefettura che amplia l'area dei comuni ai cui residenti è impedito acquistare biglietti (da Porto San Giorgio a Tortoreto) ma non impedisce anche ai residenti locali di comprarli, riproponendo la rischiosa promiscuità di settore già vista ad aprile
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Atletico Ascoli-Samb, aprile 2024, la tribuna centrale

 

di Pier Paolo Flammini

 

Atletico Ascoli-Samb, in programma domenica 8 settembre al “Don Mauro Bartolini” di Monticelli, comune di Ascoli, non sarà vietata a tutti i tifosi ospiti ma sarà interdetta la vendita di biglietti ai residenti di ben 16 comuni, di cui ben 4 fuori provincia. Questa è la decisione della Prefettura di Ascoli Piceno in merito all’incontro che già un anno fa determinò numerose polemiche post-partita proprio per la gestione dell’ordine pubblico. Allora era vietato acquistare i biglietti in prevendita ai residenti in 10 comuni: San Benedetto, Grottammare, Cupra Marittima, Ripatransone, Acquaviva Picena, Monteprandone, Monsampolo del Tronto, Spinetoli, Martinsicuro (provincia di Teramo), Colli del Tronto. A questi si aggiungono anche Offida, Porto San Giorgio (provincia di Fermo), Pedaso (Fm), Alba Adriatica (Teramo), Tortoreto (Teramo).

 

Una decisione che di fatto potrebbe essere stata presa alla luce di coloro che, lo scorso aprile, acquistarono i biglietti per seguire la Samb essendo residenti in alcuni dei comuni sopra citati. E che di fatto limita la presenza della tifoseria ospite in maniera notevole, escludendo i tifosi di Castel di Lama e qualcuno sparso altrove.

 

Ma a questo punto viene da chiedersi perché non chiudere del tutto il settore ospiti, per evitare possibili spunti di conflitto, considerando che la pur piccola curva ospiti contiene 400 spettatori, il doppio rispetto alla tribunetta centrale. La curva ospiti, lo scorso aprile, aveva visto la presenza di una sparuta rappresentanza ospite (tra l’altro la Samb era ormai esclusa da qualsiasi obiettivo) e di una stragrande maggioranza di tifosi dell’Ascoli Calcio, in una promiscuità pericolosa e che non si vedeva nei campi di calcio da almeno trent’anni, da quando cioè è stato deciso di separare i settori di casa da quelli ospiti. Ripetere questa scelta, a distanza di pochi mesi e con quanto accaduto ad aprile, sembra in contraddizione logica con quanto scritto nella stessa nota della Prefettura lo scorso 28 agosto, che riportiamo di seguito.

 

«Il “Ministero dell’Interno – Comitato di Analisi delle Manifestazioni Sportive” ha evidenziato che il citato incontro è connotato da elevati profili di rischio in ragione della rivalità tra i supporter della Sambenedettese e quelli dell’Ascoli Calcio, questi ultimi vicini, attesa la comune provenienza geografica, alla tifoseria dell’Atletico Ascoli e che l’astio atavico tra le suddette opposte frange ultras è sfociato sovente in episodi di violenza e turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica, finanche fuori dai contesti delle partite di calcio».

 

SPAZZAFUMO-RICCI Oggi era in programma l’incontro tra il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo e il direttore generale della Samb Roberto Ricci, ma non sono trapelate informazioni, in attesa di un comunicato comune. Tra i probabili temi in discussione, l’eventuale sponsorizzazione del Comune e la riqualificazione degli impianti sportivi cittadini.

 

 


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