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Ascoli-Pianese vista dal divano: bando al bel gioco…è la Serie C

SERIE C - Durante la partita andata in scena al "Del Duca" si è visto ben poco. Tanta grinta, lotta uomo contro uomo e tanto agonismo frutto più che altro di allenamenti in palestra
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di Lino Manni

 

Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi… canta Jovanotti. Certo quello visto al “Del Duca” tra Ascoli e Pianese non è stato il più grande spettacolo. Neanche uno spettacolo…anzi direi è stato proprio brutto, inguardabile ma… è la Serie C.

 

Tutta forza fisica, lanci lunghi e pedalare. Tanta grinta, lotta uomo contro uomo e tanto agonismo frutto più che altro di allenamenti in palestra. Nessuna tattica e neanche l’ombra di una trama di gioco. E’ la serie C. Alla fine l’importante era vincere e grazie al gol lampo del nuovo Varone tutto il resto va a farsi friggere. Non ho fatto in tempo ad accomodarmi sul divano che era già ora di esultare. La partita promette bene ma è pur sempre la serie C.

L’inizio di Ascoli-Pianese

 

L’avversario è dinamico, tanta volontà ma poca roba. Difficile individuare uno bravo con i piedi. Sembra una partita di tamburello. I bianconeri ci provano ma senza un ragionamento. Tuttavia la squadra di Carrera, pur creando poco o meglio niente, rischia poco, almeno nel primo tempo. La ripresa inizia con il brivido ma il portiere Livieri è bravo in un paio di occasioni. Poi si va verso la fine con le solite verticalizzazioni, i soliti duelli uomo contro uomo con il divieto di fare più di tre passaggi consecutivi. Che vuoi farci, è la serie C.

 

Nella frenesia generale l’unico a ragionare con il cervello è stato Bando, entrato dopo un quarto d’ora della ripresa. Il ragazzo, lo “Yamal” dell’Ascoli, ha piedi buoni, sa giocare a pallone ed è uno dei pochi, se non l’unico ad…accendere la luce con i suoi passaggi e le sue intuizioni. D’accordo, siamo solo all’inizio ed è la Serie C.

 

Intanto, mi è giunta notizia che l’Ascoli ha chiesto l’autorizzazione per allungare la panchina. Con la Pianese ben 15 giocatori a sedere. A questi vanno aggiunti l’allenatore, alcuni dirigenti, medico, massaggiatori e il direttore sportivo. Insomma la panchina è un po’ stretta.



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