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Bando Borghi, scadenza prorogata al 20 settembre, la Cna Picena: «Misura utile per imprese e aree interne»

IMPRESA - Commercio, turismo e artigianato artistico sono i settori interessati da una misura che, con una dotazione finanziaria di 500.000 euro, garantirà ai beneficiari un contributo massimo di 10.000 euro, pari al 70% delle spese sostenute dopo l’apertura del bando, a fronte di un investimento minimo di 5.000 euro
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Francesco Balloni, Andrea Antonini e Gino Sabatini

 

Ancora due settimane di tempo a disposizione delle imprese per partecipare al bando Borghi 2024, promosso dalla Camera di Commercio delle Marche e dalla Regione Marche per garantire nuove opportunità di sviluppo in chiave imprenditoriale nelle aree interne.

 

La scadenza originariamente fissata lo scorso 30 luglio è stata infatti prorogata alle ore 16 di venerdì 20 settembre, termine ultimo entro il quale aspiranti imprenditori o imprese già attive potranno presentare il proprio progetto per l’apertura di una nuova unità produttiva nei comuni con meno di 5.000 abitanti e distanti almeno 15 chilometri dalla costa.

 

Commercio, turismo e artigianato artistico sono i settori interessati da una misura che, con una dotazione finanziaria di 500.000 euro, garantirà ai beneficiari un contributo massimo di 10.000 euro, pari al 70% delle spese sostenute dopo l’apertura del bando, a fronte di un investimento minimo di 5.000 euro.

 

Sono finanziabili parcelle notarili per la costituzione di società, acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi, strutture rimovibili (ovvero non in muratura), impianti generali elettrici, idrici o tecnologici, opere in cartongesso, controsoffittatura (solo se accompagnati in fase di rendicontazione da scia/cila edilizia) fino al 30%, acquisto e sviluppo di software gestionali, registrazione e sviluppo di marchi e brevetti, realizzazione del sito internet aziendale, creazione di itinerari culturali e/o naturalistici e potenziamento e qualificazione del sistema di accoglienza, con progetti digitali per la fruizione dei beni artistici, culturali e paesaggistici.

 

«Si tratta di una misura particolarmente lungimirante, in grado di sostenere le piccole imprese garantendo una boccata d’ossigeno alle comunità dell’entroterra che oggi devono fronteggiare il rischio spopolamento – commenta il direttore della CNA di Ascoli Piceno Francesco BalloniLe nostre aree interne hanno potenzialità straordinarie, che grazie alla grande disponibilità della Camera di Commercio e della Regione Marche devono essere sviluppate sfruttando al meglio le risorse stanziate per favorire investimenti e stimolare gli imprenditori».


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