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Bellezza e talento: il ritorno di Lea Calvaresi

GROTTAMMARE - Quattro anni dopo la corona di Miss Marche è tempo di bilanci per la bionda ventottenne. La conduzione, dopo le passerelle, la nuova frontiera. La zumba e un marito con due lauree nella sua vita. Con i sogni di sempre nel cassetto 
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Lea Calvaresi

 

di Walter Luzi

 

Lea is back. Ma in realtà Lea Calvaresi, da quella passerella di Miss Italia che l’ha fatta conoscere, non è mai scesa.

A quattro anni dalla sua partecipazione al concorso di bellezza più popolare, nell’edizione più sfigata della sua lunga storia, quella del 2020, segnata dal covid, l’angelo biondo di Grottammare è tornato a far parlare di sé.

 

Aveva riportato il titolo di più bella della regione a San Benedetto dopo giusto un ventennio. Si era imposta all’attenzione generale, all’epoca, non solo per il suo fisico mozzafiato e quel suo sorriso, sempre stampato sulle labbra, che neppure un dolore troppo grande, patito da bambina, era riuscito mai a smorzare. In veste di conduttrice, stavolta, delle tante selezioni provinciali del concorso che l’ha lanciata. Una collaborazione, quella con la Pai dell’indimenticabile patron Mimmo Del Moro, che va avanti ormai da tre estati. Ma, quest’anno, con il doppio botto finale. La presentazione delle due finali regionali di Miss Italia per le Marche, a Civitanova, e l’Abruzzo, a Giulianova.

 

«Per me è stata davvero una grossa soddisfazione – commenta lei – ringrazio la Pai per l’occasione che mi ha dato di farmi conoscere al pubblico anche in questa nuova veste che, devo dire, mi piace molto».

Una volta si annunciava, al loro ingresso in passerella, solo il nome e il numero di gara delle ragazze aspiranti reginette di bellezza, ma oggi le cose sono cambiate. «Ora si tende – spiega Lea – a dare più spazio e voce alle ragazze che partecipano al concorso. Si vuole mettere in risalto, oltre alle doti fisiche ed estetiche, anche il loro talento, espresso in qualunque campo, e, vuoi o non vuoi, un po’ di emozione affiora in quasi tutte. Io cerco dal canto mio, come una sorella maggiore, di metterle a loro agio. Anche con qualche buon consiglio…preventivo dietro le quinte».

 

E quali sarebbero?

 

«Sorridere sempre – rivela – e viversi l’esperienza divertendosi come fosse solo un bel gioco. Miss Italia può essere una bella vetrina per farsi conoscere, ma anche un’occasione per conoscere meglio sé stesse. Per fare nuove amicizie, allacciare nuovi rapporti. Sarà la vita poi a decidere la nostra sorte, a farci trovare la nostra strada».

 

Lei la sua la cerca da quando aveva dodici anni. Si trasferisce a quella età dalle suore dell’Istituto “San Sisto”, affaccio sulle Terme di Caracalla, per frequentare la scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma. Più che un collegio, un monastero. Vita dura, disciplina ferrea, zero svaghi. Anni e anni della sua adolescenza divisi fra studio, in Scienze Umane al Socio-pedagogico, e danza.

 

Fra aule scolastiche e palestre. Inseguendo il suo sogno. Perchè la piccola grande Lea ha la tenacia e la determinazione di tutti i nati, come lei, sotto il segno del Toro. Ma anche la lucidità e l’intelligenza per capire che certi sogni si possono veder realizzati solo in pochissimi film. E dunque, la consapevolezza di dover mantenere, sempre e comunque, ben saldi i piedini per terra. E di scegliere il momento giusto per scendere dal treno dei desideri. A Roma, nello stesso Istituto delle suore, incrocia e fa amicizia con un’altra ragazzina marchigiana destinata a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro di Miss Italia, Carlotta Maggiorana. La più bella di Montegiorgio destinata a diventare la più bella d’Italia nel 2018.

 

Ma lo storico concorso ideato da Enzo Mirigliani non è l’unica ribalta per la neo conduttrice Lea Calvaresi. Anche con l’associazione Artistic Picenum di Grottammare ha lavorato molto con serate di spettacoli, concerti, ed eventi. Ha condotto brillantemente anche le selezioni locali di Zelig Open Mic e presentato noti big in concerto. E poi la Cna di Ascoli, che la premiò con una targa dopo il titolo di Miss Marche, l’ha voluta al timone delle sue serate, come quella alla Palazzina Azzurra con Fashion Mood Eccellenze in passerella.

Con Raffaele

 

Non solo la luce dei riflettori per Lea, ma anche bagni di sudore con la zumba, disciplina di cui ha presto conseguito il patentino di istruttrice. Si balla anche qui, letteralmente, su ritmi indiavolati di martellanti sound a palla, che annullano la stanchezza, addolciscono la fatica, e coprono i fiatoni. Una delle attività fisiche più amate dalle donne. Nonostante l’afa estiva ha tenuto corsi all’aperto in piazza, a Stella di Monsampolo. Attività che porterà avanti anche in inverno, all’Utes di San Benedetto e a Spaziostelle, sempre di Stella, dove si è trasferita da qualche anno.

 

Sangue ceco nelle vene, con tutto il gran bel corredo genetico annesso, tramandato ma mamma Ivana, e sorriso, come detto, naturale. Vero. Spontaneo. Questa è Lea Calvaresi. Il prossimo 8 settembre ci sarà anche lei sulla Rotonda Giorgini a San Benedetto per promuovere la zumba. Un altro dei grandi amori della sua vita. Quello in carne e ossa, nel frattempo, lo ha sposato.

 

Il super fortunato si chiama Raffaele. Lea ha pronunciato il fatidico sì a settembre 2022, diventando così la signora Verrillo. Praticamente sono ancora in luna di miele. Con l’augurio che non finisca mai. Anche lui, come lei, non un tipo comune. Ha un nome d’arte, Raf Mc. È un artista, un performer. Ma con due lauree. Un dottore in Ingegneria civile e ambientale, e poi, come se non bastasse, anche una seconda, conseguita in Energie rinnovabili e nucleari, che canta e balla. Un vero scandalo con i tempi che corrono, questi istruiti e acculturati che vogliono invadere altri campi. Dove regna, (in quasi tutti) beata e grassa, l’ignoranza. Non c’è più religione. Dove andremo a finire di questo passo signora mia.

 

 


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