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«La scuola sia una comunità in cui sia possibile crescere e ritrovare la speranza»

ASCOLI - E' il messaggio augurale di monsignor Gianpiero Palmieri, vescovo di Ascoli, Montalto, Ripatransone e San Benedetto, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico
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Il vescovo Gianpiero Palmieri

 

di + Gianpiero Palmieri*

 

Vorrei augurare, a nome di tutta la Chiesa di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e di Ascoli Piceno, gli auguri migliori a tutti gli alunni che cominceranno la scuola a breve e alle loro famiglie. Auguri a tutto il personale docente, a tutto il personale non docente, a tutto il mondo della scuola! Sentiamo tutti quanto sia importante la scuola, perché è un luogo di vita dove le persone, in modo particolare i bambini, i ragazzi, e le loro famiglie, vengono accolti e accompagnati.

 

È proprio necessario che si crei un clima condiviso di vicinanza, di prossimità, di sostegno l’uno agli altri: perché davvero la scuola sia una comunità in cui sia possibile crescere e sia possibile ritrovare la speranza. La speranza è il grande tema del cammino giubilare che ci aspetta dal Natale 2024 e per tutto il 2025. La speranza è esattamente quello di cui oggi c’è bisogno.

 

Sperare significa saper sognare per il futuro, avere buoni motivi per ritenere che quel futuro si realizzerà.

 

Sperare significa non rassegnarsi mai, ma andare avanti lottando, convinti di poter raggiungere gli obiettivi che ci si pone. Sperare è saper guardare l’orizzonte con fiducia, sapendo che la meta non è lontana, ma si può raggiungere. Questo atteggiamento, la speranza, è fondamentale nel cuore di ogni ragazzo.

 

E perché possa essere sentita davvero nel cuore di ciascuno di loro, è necessario che ci sia un mondo adulto coeso e collaborativo, per fare in modo che in tutti venga alimentata la speranza.

 

Il mondo della scuola non deve diventare un luogo di ansie, di competizioni, di prestazioni che rendono la vita impossibile; deve essere un luogo di crescita reale, dove ognuno possa sperare di realizzare il proprio miglioramento; perché, messo alla prova, sperimenta di saper affrontare le situazioni avverse.

 

E se per caso, per qualche motivo soggettivo o oggettivo, a scuola un ragazzo teme di non farcela, c’è tutto un mondo adulto che fa il tifo per lui, che gli è vicino senza sostituirsi, che lo sostiene nella fatica di andare avanti.

 

Davvero, noi dobbiamo contare su un’alleanza feconda tra tutti gli adulti, un’alleanza che non è più rimandabile: tra gli adulti della famiglia, della scuola, della società in generale e, aggiungo anche, della comunità cristiana. Dobbiamo proteggere, integrare ciascun ragazzo, aiutarlo a crescere, aiutarlo a vivere con speranza questo tempo.

 

Questo è anche il messaggio della Chiesa, un messaggio per ciascuno di noi. Buon anno scolastico a tutti!

 

  • vescovo della Diocesi di Ascoli, Montalto, Ripatransone e San Benedetto

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