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E’ morto Pontani “la guardia”, mandò i tifosi della Lazio al…cimitero

ASCOLI - Era il primo anno di serie A e la squadra romana, campione d'Italia, venne ad Ascoli al grido «dove sta er campetto?» alludendo allo stadio Del Duca. Il cordoglio della città
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di Lino Manni

 

Si è spento Igino Pontani, per tante generazioni semplicemente la “guardia”. E’ morto all’ospedale di Ancona dove era stato ricoverato di recente a causa di alcune complicanze di una malattia. Pontani aveva festeggiato da poco i 90 anni con figli e nipoti: una grande festa. Era nato il 17 marzo 1934.

 

A sinistra Igino Pontani

 

 

 

Conosciutissimo in città per il lavoro che faceva è stato protagonista di numerosissimi aneddoti. Forse il più simpatico nel lontano gennaio del 1975 in occasione della partita Ascoli-Lazio. Era il primo anno dell’Ascoli in serie A. I vigili svolgevano servizio di viabilità allo stadio in occasione delle partite. Non c’era ancora il ponte “Rozzi” in zona San Marcello, non c’era la scorta ai pullman dei tifosi ospiti. La viabilità concentrata su poche strade, era caotica e i pochi vigili di allora erano sottoposti a stressanti turni di lavoro. Per i tifosi laziali, freschi campioni d’Italia, era una passeggiata, una gita fuori porta. Per Igino Pontani, che nel servizio in strada era sempre socievole, disponibile e dinamico, una giornata pesante. All’ennesima strafottenza e arroganza dei tifosi laziali (“vigile dove stà er campetto”) Pontani li mandò al piazzale del cimitero. Già, “er campetto”, ma su Pontani sono tanti gli aneddoti che tornano alla mente.

 

Da molti anni era in pensione dedicandosi interamente alla famiglia, alle figlie Roberta Paola e Sara e ai nipoti. Nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 18 settembre, la salma verrà riportata ad Ascoli dall’agenzia di onoranze funebri La Funeraria e collocata e collocata alla cappellina della Resurrezione dell’obitorio dell’ospedale Mazzoni. La cerimonia funebre domani (giovedì) alle 16,30 sempre presso la cappellina dove è stata allestita la camera ardente.

 

Nonostante il grande dolore, nel momento dell’addio il ringraziamento particolare della figlia Sara va ad una infermiera del pronto soccorso dell’ospedale di Ascoli per la sua professionalità ma soprattutto per la grande umanità dimostrata nei confronti di Igino. Nel mondo della sanità pubblica esistono ancora certe persone. Alla famiglia Pontani le condoglianze della redazione di Cronache Picene.

 


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