Atletico GMD Grottammare, esordio amaro: solo 0-0 contro l’Agraria rimasta in 10

Atletico GMD e Agraria in campo

di Edoardo Ciriaci

Allo stadio “Pirani” di Grottammare scrosciano gli applausi dei circa 250 presenti all’esordio in seconda categoria dell’Atletico GMD Grottammare ma quanta amarezza per lo 0-0 contro l’Agraria rimasta in 10 nel secondo tempo.

Prima il minuto di silenzio per la scomparsa di Totò Schillaci, poi subito il primo squillo dell’Atletico. Passano infatti solo 3 minuti per la buona triangolazione che porta al cross sulla destra del numero 11 Casolla, gioco fermato però per fuorigioco.

Da lì “scendono” in campo anche gli arancioneri che si accendono con un bel cross in mezzo dalla sinistra. Grandi proteste per un presunto tocco con la mano in area che però non trova d’accordo l’arbitro.

La trama comunque è molto spezzettata e il numero dei contrasti sale, ma non si va oltre i continui richiami verbali verso le due squadre. Quando tutto sembrava viaggiare verso la calma piatta, l’Atletico dà un secondo scossone con una botta da fuori che fa tremare la traversa e il portiere avversario. Ancora più bravo è al 35’ quando mette sopra la traversa un insidioso pallone partito dal piede del numero 7 gialloblù. L’Agraria si schiaccia lasciando sfogare gli avversari e dopo qualche altra piccola occasione si chiude il primo tempo.

La ripresa comincia senza ulteriori sostituzioni, perché l’Agraria ha dovuto sprecarne una al primo tempo per infortunio. Parte subito fortissimo l’Atletico che lancia Casolla davanti al portiere, ma il tiro è deviato in corner. In difficoltà gli arancioneri, in assoluta fiducia invece i padroni di casa che al 58’ si rendono pericolosi con la serpentina del loro 7.

Grandi applausi qualche attimo dopo per la sgasata in campo aperto del 10 dell’Atletico che costringe l’avversario numero 3 ad atterrarlo e l’arbitro ad espellerlo. A bocca aperta il Pirani sulla doppia occasione alla mezz’ora: prima la traversa colpita in pieno, poi Casolla che di testa, a porta libera, non c’entra lo specchio. Gran sofferenza arancionera, doppia sostituzione ma non sembra bastare.

Mancano venti minuti quando arriva il doppio cambio anche per mister Daniele Spinozzi che ha bisogno di una manovra più organizzata in una fase in cui i lanci lunghi sembrano diventati la soluzione. Si allungano le squadre e quasi a sorpresa ecco il tentativo arancionero che però finisce largo, come la risposta del 10 gialloblù dopo pochi minuti. Nel finale sono gli avversari a far tremare la traversa su punizione, prima che il ritmo raggiunga lo standard dei campetti di provincia dove la stanchezza ostacola la tecnica e così si arriva al triplice fischio. Qualche applauso ma resta l’amarezza per una vittoria che poteva tranquillamente essere conquistata all’esordio.