di Salvatore Mastropietro
Nel mirino di parte degli oltre 4.800 presenti, durante il match e dopo il fischio finale di Ascoli-Lucchese 1-2, è finito mister Massimo Carrera. Il gioco dei bianconeri continua a latitare e dopo cinque partite di campionato è tempo dei primi bilanci.
Davanti ai microfoni della sala stampa si presenta per primo il direttore sportivo Emanuele Righi: «Quando perdi speri sempre di fare meglio, ma questo è un campionato molto equilibrato. Sapevamo di affrontare una squadra molto organizzata. C’è delusione, credo che nei 90 minuti abbiamo meritato di perdere, ma ci sono stati 10-12 minuti in cui potevamo anche vincerla. Quando non riesci a vincerla, però, devi riuscire a non perdere. Siamo incazzati tanto quanto, se non di più, i tifosi presenti. Il vero problema è stato non essere stati bravi nella riconquista della palla, non penso però che sia un problema di grinta o di “occhio della tigre”. Ci assumiamo le responsabilità, mi dispiacciono gli sbalzi d’umore dopo una vittoria o una sconfitta ma lo avevamo messo in conto. Sappiamo che ci sono dei problemi».
Dopo una sconfitta simile inevitabilmente sorgono dubbi anche sull’operato dell’allenatore: «Gli interrogativi ci sono tutti e di conseguenza anche sull’allenatore, ne va del rispetto che abbiamo per questa piazza, sta a noi rimboccarsi le maniche adesso. Nei primi 70 minuti abbiamo fatto una grande figura di…».
Righi commenta anche l’episodio del rigore: «Non si può dare un penalty del genere, mi dispiace che ci punisca, non mi auguro neanche che ci capiti a favore un episodio simile. L’assistente di linea ha mostrato molto coraggio, ma a noi fa tanto male. Poi nel complesso non avremmo meritato di portarla a casa, ma l’episodio lo reputo avvilente. Chiedo comunque di non soffermarci sull’episodio, dobbiamo pensare che abbiamo giocato malissimo e che abbiamo perso per questo».
Sulle difficoltà nel diventare squadra: «Penso che noi siamo molto “squadra”, il ritardo è però oggettivo. Non voglio questo alibi, siamo colpevoli di una prestazione non degna di questa maglia. Quando sei ad Ascoli sai che non puoi giocare in questa maniera. Credo molto in questi giocatori, non credo che sia semplice fare una squadra che vince un campionato dopo due mesi di stop totale in estate. Tuttavia non abbiamo tempo, bisogna rimboccarsi le maniche e riportare la gente dalla nostra parte. Oggi la gente non era dalla nostra parte, ma è comprensibile visto il recente passato».
Sul vantaggio di giocare subito (giovedì contro il Carpi): «Lo dirò giovedì sera. Io ho fiducia in questi ragazzi, hanno caratteristiche morali interessanti. Dobbiamo guardare al bicchiere mezzo pieno sotto questo aspetto».
CARRERA – «Abbiamo fatto una brutta partita, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo fatto qualcosina di meglio, c’è stata la reazione ma sono consapevole delle difficoltà. Dobbiamo voltare subito pagina e andare a Carpi a fare una prestazione importante. Questa è una squadra costruita col tempo, per trovare gli ingranaggi giusti ci vuole tempo, ma qui dobbiamo trovare subito delle soluzioni. Io a rischio? Personalmente mi metto sempre in discussione, anche quando vinco. Sono il primo responsabile, abbiamo preso gol su un rigore discutibile nel finale. Dobbiamo voltare pagina immediatamente, c’è già un’altra partita. D’Uffizi? E’ un giocatore di qualità, noi puntiamo su di lui. Poi a volte può non giocare, ma io devo sceglierne undici»
TESTINI – «Vorrei commentare la prestazione della Lucchese, abbiamo fatto la partita per 90 minuti. Dopo il pareggio abbiamo messo due attaccanti per provare a vincerla. Va dato grande merito a tutta la squadra, siamo una squadra coraggiosa che prova a giocare in ogni campo. Credo che l’Ascoli sia una grande squadra, siamo venuti qui sapendo che campionato faranno, poi nella singola partita non sempre si riesce a fare quello che si vuole. L’assenza di Costantino non si è sentita, ma è merito dei ragazzi che si sono fatti trovare pronti grazie al lavoro settimanale. L’atteggiamento e l’idea del gioco vengono dallo scorso anno, è una bella soddisfazione sapere che il lavoro settimanale porta a questi risultati. Obiettivi? Dobbiamo pensare a partita per partita, senza illuderci di nulla, questo campionato è più difficile di quello dello scorso anno»
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